Giulianova. Donna Concetta Castiglione De Berardinis, la benefattrice del Gualandi
di Walter De Berardinis
Donna Concetta Castiglione De Berardinis, moglie del Cav. Pio De Berardinis, benefattrice. Nasce a Penne nel 1841, da Nicola (1807/1906) e Maria Carolina Sorge, entrambi di Penne (avevano altri figli: Alfredo, Ginevra, ). Si sposa il 29 novembre 1871 a Penne, con il giuliese Cav. Pio Domenico De Berardinis (Giulianova, 1834 – figlio di Camillo e Anna Costantini; proprietario, avvocato, consigliere comunale a Notaresco e Vice Pretore mandamentale di Notaresco e Giulianova). La coppia nel 1877 avrà un figlio, Camillo Vincenzo. Purtroppo il 22 maggio 1887 una tragica fatalità colpisce la famiglia: il Cavalier Pio Domenico morirà all’età di 53 anni, lasciando la moglie e l’unico figlio. Donna Concetta, dopo 12 anni dal precedente lutto, perde anche l’unico figlio: Camillo Vincenzo muore per un male incurabile all’età di 22 anni il 15 ottobre 1899 a Giulianova. Il triste evento solleciterà Donna Concetta Castiglione a devolvere in beneficenza i suoi beni. Il 1° maggio del 1914, la settantatreenne marchesa Castiglione-De Berardinis verga di suo pugno il testamento olografo (tuttora conservato nell’Archivio dell’Istituto Gualandi) mediante il quale destinava ogni suo bene al nascente Istituto Gualandi di Giulianova, nominando come esecutore testamentario Padre Vincenzo Occhi, il quale oltre a portare il nome del suo caro figlio, aveva la stessa somiglianza in viso. Tra i beni donati: la Villa De Berardinis, usata per la villeggiatura estiva dei ragazzi e ragazze sordomuti a Giulianova, in attesa della costruzione dell’Istituto; i terreni con annessa casa colonica e un palazzo nel centro della città (ubicato nell’attuale Corso Garibaldi) che, per far fronte all’acquisto di Palazzo Ciotti a Teramo (altra futura sede), sarà venduto il 18 novembre del 1921 al prezzo di 65.000 lire. Memore dei servigi prestati e dell’affetto ricevuto, Donna Concetta riserverà ai suoi domestici una parte dell’immenso patrimonio. Pochi anni dopo, il 25 marzo del 1917, nella sua Villa di Giulianova, la nobildonna di Penne muore all’età di 75 anni consegnando la sua anima generosa a Dio e lasciando un segno indelebile nella storia della città di Giulianova. Ritengo, alla luce di quanto sin qui rilevato, che sarebbe opportuno e giusto che a questa bella figura si dedicasse una targa o una via di Giulianova (la precedente giunta Mastromauro dedicò una via a Madre Orsola Mezzini (1853/1919), speriamo nella nuova giunta giudata dal giovane
Jwan Costantini
). Ho scoperto la storia di questa donna grazie al biglietto d’invito, per l’inaugurazione dell’Istituto Gualandi, conservato da mio nonno paterno Giovanni, datato 11 settembre 1934.
La nascita dell’istituto a Giulianova risale al 21 giugno 1903, quando giungono da Bologna, con lo scopo di realizzare quello che sarà l’attuale Istituto Gualandi (il primo in terra abruzzese): Padre Ferdinando Buoni, Madre Orsola Mezzini, Suor Rosina Agostinelli e la sordomuta Giulietta Giannellini. #unitiperlapatria Per i consigli ricevuti, ringrazio lo storico
Sandro Galantini