Giulianova. Pasquale Rossi, la Medaglia d’Argento al Valor Militare

Pasquale Rossi, la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
di Walter DE BERARDINIS

7 reggimento Alpini

Nasce a Giulianova il 17 maggio 1895, alle ore 16:00, nella casa posta in Via delle Fiere, al civico 3, dal 33enne Enrico e Assunta Olivieri. Dopo tre giorni fu registrato all’anagrafe dall’Assessore, Apollo Caravelli e dai testimoni: il 43enne, Emidio Paolone, e il 50enne, Raffaele Del Nunzio, entrambi proprietari. Il 6 aprile 1914 si sposa con Filomena Tancredi (nata a Giulianova nel 1896, figlia di Pasquale e Annasilvia Ridolfi) alla presenza dell’Assessore, Gaetano Capone Braga e dei due testimoni della coppia: il 44enne, Primo Bravi, elettricista e il 55enne, Giuseppe Di Giuliano, servente. Il 14 dicembre 1914 viene giudicato idoneo al servizio di leva nel distretto militare di Teramo e il 12 gennaio 1915 viene chiamato alle armi. Il 23 gennaio viene inquadrato nel 7° Reggimento Alpini – Battaglione Pieve di Cadore. Il 23 maggio viene trattenuto alle armi per la mobilitazione generale. La Brigata, dislocata nella zona del Cadore, si attesta alle Tre Cime di Lavaredo, Col Quaternà e Monte Piana. Il 24 maggio vengono attaccati dagli austriaci, ma riescono a tenere le posizioni con gravi perdite. Ad agosto i primi importanti successi, vengono conquistati: Zsigmondy Htte, Oberbacher, Toblinger e il rifugio Tre Cime.
Dal 19 al 22 ottobre, con neve e tormenta, operano a quota 2.727 a Forcella del Forame. Il giovane giuliese, il 21 ottobre, viene riportato a valle per la congelazione di 2° grado di entrambi gli arti inferiori mentre assaltava una trincea austriaca sul Monte Cristallino d’Ampezzo. La Brigata, per tutto l’inverno, tiene le posizioni conquistate. Per tutto il 1916 continua a conservare le posizioni con brevi sortite verso il nemico: Forcella Giralba, Cima Undici, passo della Sentinella, per assestarsi sulle Tofane fino alla fine dell’anno.
Il 1917 inizia con la stessa situazione dell’anno precedente. A primavera prende parte alla conquista del Piccolo Lagazuoi, quota 2.668. Il 1 luglio viene nominato Caporale, per poi restare inattivo per istruzioni a valle. Il 17 agosto si avvicinano alla prima linea: selletta Hrad Vrh e i camminamenti del Cukli Vrh, per oltrepassare l’Isonzo. Il 22 agosto, nel vallone Siroka Njiva, mentre assalta una trincea nemica, viene colpito al braccio destro, nonostante tutto, combatte contro un soldato austroungarico conquistando la posizione della mitragliatrice nemica facendo prigionieri. Per tale azione personale, verrà insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: Rossi Pasquale, da Giulianova (Teramo), Caporale, 7° Reggimento Alpini, numero 253 matricola – Nell’assalire una trincea nemica dava prova di ardimento e slancio. Con un soldato si spingeva all’assalto di una mitragliatrice avversaria e, benché ferito, fugava il nemico e faceva dei prigionieri – Vallone Siroka Njiva, 22 agosto 1917. Il 24 ottobre, guarito dalle ferite, gli vengono concesse 60 giorni di licenza. Rientra al corpo il 15 dicembre. Il 1 giugno 1918 viene inquadrato nel 1° Reggimento di marcia e il 28 ottobre nel 5° Reggimento Alpini. Il 6 giugno torna in prima linea e fino al 29 ottobre, quando, per evidenti problemi di salute, viene congedato nel 7° Reggimento Alpini.
Tornato nella sua Giulianova si stabilisce in Via delle Grazie. All’età di 30anni, per i postumi della guerra, muore alle ore 6:00 dell’8 aprile 1926. Saranno gli amici Alessandro Pica e Giovanni Marconi a comunicare la morte, alla presenza del Sindaco, Amato Alfonso Migliori e i due testimoni: Michele Pediconi e Mario d’Ottavio. Il giorno successivo, l’Arciprete del Duomo di San Flaviano, Tito Nespeca, celebrerà la funzione funebre.
Purtroppo il suo nominativo non compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti della Grande.
4 furono le medaglie destinate a Pasquale Rossi: d’Argento al Valor Militare; Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta per ogni anno di guerra: 1915, 1916, 1917 e 1918; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918.
Nel 2018, in occasione del centenario, è stato ricordato nel pieghevole storico “La città di Giulianova per non dimenticare