Cultura & Società, In rilievo

Nereto e Castellalto, altri due incontri con Alessandra Angelucci e la “Pazienza dei melograni”

Continuano gli appuntamenti con la giornalista e scrittrice Alessandra Angelucci e la sua recente pubblicazione poetica “La pazienza dei melograni” (Controluna edizioni), che sta riscontrando molto interesse fra il pubblico. Due sono i prossimi incontri previsti con l’autrice: il primo è previsto per Giovedì 27 giugno, alle ore 21, nella Sala Allende del Comune di Nereto, che ha organizzato e patrocinato l’evento. Interverranno il Sindaco Daniele Laurenzi e l’Assessore alla Cultura Fiorella Iachini. A presentare sarà la prof.ssa Stefania Pompeo con l’accompagnamento musicale del maestro Fausto Leli. Il secondo incontro, invece, è fissato per domenica 30 giugno, alle ore16.30, nella bella e suggestiva cornice dell’Abruzzo Book Festival del Comune di Castellalto, progetto ambizioso nato a giugno del 2018 dall’intuizione del suo fondatore Enzo Delle Monache, al fine di dedicare uno spazio ad editori e autori fuori la realtà abruzzese. A presentare l’autrice Alessandra Angelucci, a Castellalto, sarà Giovanna Frastalli.

La pazienza dei melograni (68 liriche) è la raccolta poetica che l’autrice pubblica per la prima volta con la casa editrice nazionale Controluna, diretta dal poeta contemporaneo Michele Caccamo. Un nuovo esordio, per Alessandra Angelucci, che negli anni si è fatta apprezzare nel mondo artistico come critico d’arte, scrivendo per Exibart, quotidiani e riviste di settore, riconoscendo però nel verso poetico il tessuto privilegiato attraverso cui comunicare il suo sentire.

In questo libro, l’autrice auspica un tempo nuovo, fatto di pazienza e cura nella scelta. Sembra fuggire la voracità del contemporaneo che tutto ingloba, il suo sguardo sul mondo si affaccia delicato e allo stesso tempo severo. Non c’è più spazio per la menzogna e la falsità, per l’ipocrisia che lima i coltelli della «trincea dei peccati». Un animo, quello dell’autrice, che si interroga sulla durezza dell’esistenza – «Come te lo dico che la vita è un soffio» – per aprire poi una riflessione senza filtri su ciò che l’uomo ricerca: «Qual è la vera portata della libertà?/Potremmo chiederlo alle gazze sul crinale/ delle tentazioni e aprire anche noi le ali/ per vedere poi fino a quanto dura». Uno scavo che continua fra le ombre dell’esistenza, che denuncia «il buio»che «i ragazzi conoscono presto» perché «non si denuncia più il lerciume che qualcuno ha prodotto». E allora di cosa abbiamo bisogno? Quale soluzione per riappropriarci di quella serenità che l’autrice ritrova fra lo «spiluccare dei melograni»? Probabilmente, bisogna soffermarsi fra le sillabe della lirica che accarezza la purezza dei bambini, parte importante della vita dell’autrice: «Comincia tutto da qui/ dall’ultimo gradino aperto sul paradiso/ quando spingersi in avanti somiglia/ alla danza delle altalene/ La rincorsa la insegnano i bambini/ poco prima dei tuffi/ poco dopo lo spavento[…]».

Un’opera, quella di Alessandra Angelucci, in cui si afferma una distanza rispetto agli scritti precedenti, un tessuto nuovo, fatto di impegno sociale e civile, in cui le parole dei versi si accompagnano alle azioni concrete mosse da Alessandra nella vita di tutti i giorni come docente e come collaboratrice del Premio Nazionale Paolo Borsellino, nella difesa dei valori della legalità.

Il libro è già acquistabile on line su Amazon, IBS, Libreria Universitaria, LaFeltrinelli, Megastore Mondadori.

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