Giulianova. Francesco Amedeo Fernando Falini, il marinaio disperso a Venezia.
di WALTER DE BERARDINIS
Nasce a Giulianova il 18 luglio 1891, alle ore 15:30, dal 44enne sarto Pietro e Anna Ciafardoni. Il giovane barbiere giuliese viene chiamato il 27 marzo 1911 a visita di leva nel distretto militare di Teramo, ma cancellato d’ufficio perché destinato alla Regia Marina, Capitaneria di Ancona, al numero di matricola 3960. Terminata la leva di mare, scoppia la 1° Guerra Mondiale, viene richiamato con destinazione Venezia. Il 20 luglio 1917, tre mesi prima della battaglia di Caporetto, per circostanze mai chiarite, scompare per annegamento all’età di 26 anni nel mare antistante Venezia. Il corpo non verrà mai più ritrovato.
Purtroppo la morte del giovane giuliese rimane ad oggi un mistero, visto che non sono riuscito a recuperare il foglio matricolare e neanche l’atto di morte o la dichiarazione di morte presunta. Inoltre, anche se viene citato sulla lapide dei caduti della Grande Guerra, non è stato ricordato nel monumento dei caduti del mare posto in Piazza Dalmazia. Mentre risulta citato nell’Albo d’Oro e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”.
Considerazioni.
Le ipotesi sulla sua morte sono varie, quindi non avendo documentazione in merito mi limito a riportare la tragica vicenda in base agli archivi finora consultati . Sicuramente dobbiamo rendere omaggio agli uomini della Regia Marina, visto l’impegno aero-navale-terrestre, per aver deciso anche le sorti della vittoria finale contro gli austriaci nel bloccare il naviglio della k.u.k. Kriegsmarine o Imperial Regia marina austriaca durante i 4 anni di guerra. Per capire l’eroismo di quel tempo, basta vedere il film “Il destino degli uomini” (sulla vita di Luigi Rizzo, glorioso ufficiale della Regia Marina) di Leonardo Tiberi. #unitiperlapatria