Teramo e Provincia

Notaresco. Messa in sicurezza del territorio, opere pubbliche e nuovi insediamenti produttivi a un anno del secondo mandato Di Bonaventura

A un anno dall’insediamento, l’amministrazione guidata dal sindaco Diego Di Bonaventura, traccia un primo bilancio delle attività realizzate: “Tanti gli interventi portati a termine – spiega il primo cittadino -, nel settore delle opere pubbliche abbiamo completato i lavori di sistemazione del manto stradale e messa in sicurezza dal dissesto idrogeologico di contrada Fosso Cupo, così come gli interventi di messa in sicurezza in somma urgenza di via De Colli per un importo di 200mila euro. È stata completata la ristrutturazione di Villa Clemente, che sarà pronta per fine estate, e ultimato anche il secondo lotto di ampliamento della pubblica illuminazione in zone del territorio comunale che attendevano questi interventi da 40 anni. Inoltre, l’Amministrazione comunale ha avviato i i lavori di ristrutturazione di via Scarpone”.
Sul fronte dei servizi, mantenuti gli standard qualitativi e quantitativi di tutti i servizi scolastici e sociali erogati dall’ente comunale, potenziando anche il servizio di trasporto scolastico sul territorio. Migliorati decisamente anche il decoro urbano e la fruibilità complessiva del paese con l’installazione della nuova cartellonistica stradale, anche nelle contrade.
“Dopo il primo grande insediamento produttivo – prosegue Di Bonaventura -, in controtendenza con la generale congiuntura economica negativa, Notaresco si conferma un territorio in grado di attrarre importanti investimenti e dove stanno per insediarsi altri 20mila mq di nuove aziende. Considero uno dei risultati più importanti di questo inizio di secondo mandato, dopo aver posto le condizioni in quello precedente, la prosecuzione del processo di reindustrializzazione economica del Paese, con la creazione  di nuove opportunità di lavoro per tutto il comprensorio”.
“In merito alla polemica sollevata dalle forze di opposizione – chiosa il sindaco di Notaresco – riconosco  che hanno detto una verità: il bilancio è ingessato. È così dal 2003, quando all’epoca il grande sindaco Valter Catarra, appena eletto, certificò un enorme buco strutturale, di circa 800mila euro, ereditato dalle precedenti gestioni di centrosinistra. Con grandissimi sforzi, in questi anni abbiamo ridotto di oltre un terzo il deficit che ci hanno lasciato in eredità. Mentre loro sono sempre più isolati e hanno perso il contatto con i cittadini e con la realtà, noi abbiamo riattivato la filiera virtuosa con Regione e Provincia, che ha già portato e produrrà ancora importanti risultati per il nostro comune”.
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