TERAMO. INTERVISTA ESCLUSIVA AL PROF.MAURO NORTON ROSATI DI MONTEPRANDONE DE FILIPPIS DELFICO, UNO DEI MASSIMI ESPERTI DI TRUST

 

 

Abbiamo colto l’occasione di un convegno presso l’università di Teramo, facoltà di Scienze politiche su una tematica di grande attualità per gli addetti ai lavori avvocati e commercialisti, esperti contabili: IL TRUST ED IN NUOVO CODICE DELLA CRISI DI  IMPRESA.

MAURO NORTON ROSATI DI MONTEPRANDONE

 

Il prof.Norton anche da parziale cognome inglese, è italiano ed ha sangue “abruzzese” teramano in particolare, essendo un discendente di MECLHIORRE DELFICO: Teramo , citta’ che ama cosi come apprezza la sua storia, il suo territorio, la sua enogastronomia, ma soprattutto gli “abruzzesi” che come ribadisce “…essere forti e gentili”.

La sua vocazione internazionale deriva anche dalle ascendenze non solo italiane, teramane e marchigiane, ma soprattutto da antenati austro-ungarici, francesi, inglesi, spagnoli: un melange di sangue non ga altro che rafforzare idee internazionali, curiosita’ di conoscenza di nuovi ordinamenti ecc.

Infatti il prof.norton che ha insegnato a Teramo diversi anni, ben 12,ha seguito anche moduli di DIRITTO E FINANZA ISLAMICA” e proprio per essere anche in questo settore uno dei massimi conoscitori, è stato chiamato insieme al prof.Sabino Cassese a tenere una “lectio Magistralis” per il 5-6-7 febbraio 2020 a Roma in occasione di un evento di gemellaggi tra Avvocati romani e di Doa in Quatar.

Ha un ufficio di rappresentanza a Londra, ed opera tra SALISBURGO e BUCAREST;

Specializzato in diritto del trust di cui ha anche la docenza in una business School anglo americana, la Albany international School,è Rettore del CENTRO STUDI DELFICO FOUNDATION istituita nel 2009 per favorire diffondere la storia familiare, teramana ed organizzare eventi culturali in generale. Ultima la presentazione di un libro di GIUSEPPE DI MELCHIORRE sulla chiesa di Castelbasso, luogo avito dal lato materno sia come DE SANCTIS che come CLEMENTE.

E’ autore di circa 100 pubblicazioni e relatore a convegni studio in tutta Italia ed estero dal 1983.

E’ anche Editorial Director del ALBANY MAGAZINE, annesso alla business school di cui è non solo docente, ma anche “CHANCELLOR”

 

Chiarisssimo professore può illustrarci sinteticamente e con la chiarezza, sua propria che cosa è il TRUST’

 

IL TRUST è in istituto di origine anglosassone che è stato recepito in Italia con la ratifica della convenzione de L’Aja nel

In virtu’ di tale recepimento in Italia, possono essere istituti degli atti di Trust, applicando la normativa del Regno unito o di altre nazioni che regolamentano il Trust.

Il trust è un forte strumento di tutela del patrimonio, di pianificazione familiare, di tutela dei disabili, dei rapporti matrimoniali ma anche per la internazionalizzazione delle imprese: coloro che intendono “delocalizzare” ovvero” aprirsi a nuovi mercati emergenti” per limitare il rischio di impresa possono istituire dei “trust” con questo scopo!

In sostanza è un atto unilaterale di “segregazione” del proprio patrimonio o solo di parte dello stesso, nominando un “fiduciario(trustee)” che gestisca il patrimonio stesso a favore dei “beneficiari”( eredi o altro).

Per evitare talvolta delle “remore” si puo’ procedere ad un “trust autodichiarato” dove il disponente e trustee coincidono, purchè il potere di gestione sia controllato da un “protector”( che puo’ essere un familiare , un professionista ecc.)

 

 

 

Naturalmente si procede ad istituire un TRUST per patrimoni di un certo rilievo economico?

 

No, assolutamente no! Bisogna sfatare che il Trust debba essere strumento solamente di persone molto ricche!

Infatti anche il semplice artigiano, imprenditore, professionista esposto a responsabilità gravose come ad es: ingegnere, architetto, commercialista, avvocato ecc. tutti coloro che operano commercialmente o prestano servizi, essendo esposti devono doversi tutelare anche solo sul solo immobile che detengono: il rischio non solo di impresa ma in generale puo’ causare incidenti di percorso che non pianificati e tutelati in tempo, rendono impossibile effettuare azioni di salvataggio: è meglio prevenire che curare un soggetto in coma!

Questo discorso vale soprattutto per le imprese che possono entrare in crisi od in una insolvenza irreversibile e quindi vanificare sacrifici, investimenti di anni da parte non del solo imprenditore ma anche della sua famiglia.

 

Quindi il TRUST e come un FONDO PATRIMONIALE che molti consulenti ancora oggi consigliano l’imprenditore?

 

No !il fondo patrimoniale è oggidì dopo i recenti interventi giurisprudenziali è divenuto “attaccabilissimo”! infatti , ne risponde anche per i “debiti fiscali”!

Come si suol dire: chi è senza debito con Equitalia in Italia, scagli la prima pietra” : quindi solamente con un trust si puo’ porre rimedio ,pianificando il tutto: logicamente in una situazione di non patologia imprenditoriale si possono pianificare i “passaggi generazionali” ecc.

 

Al convegno del 21 giugno 2019 a Teramo  presso la Facolta’ di Scienze Politiche si è parlato di “utilizzo del trust come strumento per la crisi di impresa”: potrebbe sinteticamente dirci qualcosa in merito?

 

 

Si si è parlato di Trust nella “crisi di impresa”. Argomento di rilevante interesse che è stato gia’ proposto agli ordini forensi di Pesaro e di Roma proprio di recente con partecipazione  di dottori commercialisti ed esperti contabili: il trust puo’ essere utilizzato per PREVENIRE stati di crisi o di insolvenza nel reciproco interesse sia del creditore che della impresa. E’ indispensabile agire in equipe con uno staff che la nostra LAW FIRM assicura ai massimi livelli con professionisti  e cattedratici , esperti di diritto bancario, strategie di imprese, marketing, trust, organizzazione aziendale ,sociologia dei processi produttivi, diritto industriale ecc.

Solamente affidandosi ad esperti che privilegiano il “salvataggio” di una impresa con strumenti flessibili, legittimi, leciti ed abbiano a cuore il lavoro che viene svolto, si hanno possibilita’ di successo!

 

Quali possono essere gli utilizzi del trust nel nostro ordinamento?

 

Il trust bisogna conoscerlo per  poterlo apprezzare e per poter capire le innumerevoli potenzialita’ non solo per le persone fisiche, le aziende ma anche per i professionisti: affidarsi ad esperti di diritto internazionale ed in particolare del diritto del Trust, significa valorizzare il proprio lavoro, la propria professione, abituarsi al lavoro in equipe ed offrire servizi innovativi ai propri clienti.

Le vecchie “professioni liberali” se non si adeguano, non si reinventano! Solo nei momenti di crisi l’ingegno si sviluppa talvolta!sono destinate a scomparire ed essere “devitalizzate”: è necessario una forte volonta’ di reagire, di motivarsi, di aprirsi a nuovi scenari cosi come ad esempio il Data Security Protection: abbiamo scritto un articolo sull’utilizzo del trust a tutela delle frodi informatiche, della conservazione dei dati ecc.

Altro utilizzo lo possiamo avere per la “tutela dei disabili” , nelle separazione e divorzi, nella tutela di un “brand”, nei rapporti in seno alle societa’, negli enti locali, nella gestione dei beni storici ed  artistici, museali, nello sport ( ho scritto un saggio sui “SUPPORTERS TRUST”) ecc.