Pur mantenendo la dovuta cautela nel definire quale sia stata la dinamica che ha prodotto l’incendio del SUV del giornalista peligno esprimo la mia più sensibile solidarietà nei confronti dello stesso.
L’auspicio è che nel novero delle possibilità che hanno scatenato il sinistro non si vada oltre l’autocombustione.
La speranza, infatti, è che venga esclusa qualsiasi causa criminogena. Il tutto anche perché se così fosse ci troveremmo di fronte ad un episodio estremamente preoccupante.
Vero è che negli ultimi tempi episodi di gratuita violenza si sono verificati ma sempre in un contesto di relativa tranquillità consociativa.
La valle Peligna, di fatti, gode di un privilegio, quello di contare su un’anagrafe criminale sparuta rispetto alla media nazionale, che mi auguro rimanga tale.
Lo dobbiamo sia per il delicato quanto prezioso lavoro di Lattanzio e dei suoi colleghi che per la serenità di tutti noi da molti invidiata e per questo motivo meritevole di essere difesa con tutta la nostra forza.
Il componente della segreteria confederale Uil CST Adriatica Gran Sasso
Mauro Nardella