TERAMO – Autorità religiose, civili, e militari e ovviamente immancabili i Gruppi alpini del teramano e la rappresentanza militare del 9° Reggimento Alpini del glorioso Battaglione L’Aquila, tutti presenti sabato 31 agosto alle ore 11 a Intermesoli, frazione di Pietracamela, nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per la cerimonia d’intitolazione dell’area picnic in memoria di Alfonso Di Michele, alpino del Battaglione L’Aquila, protagonista storico nella campagna di Russia.
L’iniziativa è stata organizzata da Corrado Bellisari, presidente dell’ASBUC (Amministrazione separata dei beni uso civico dell’antica università di Intermesoli) e dal presidente della Proloco, Valeria Contasti, con la collaborazione dell’intera comunità intermesolana.
Commenta Bellisari: “E’ un riconoscimento dovuto per il nostro concittadino per la sua preziosa testimonianza storica e per un dovuto onore ai tanti caduti in Russia”. Sempre in argomento Valeria Contasti racconta: “Sin da bambina ricordo gli alpini che ci aiutavano quando avevamo difficoltà a causa della neve e talvolta per necessità sostituivano le nostre insegnanti a scuola. Tutti gli abitanti di Intermesoli hanno in cuore il Corpo degli alpini. Ecco il perché della nostra scelta di onorare Alfonso Di Michele”.
A tale riguardo, guardando nella realtà dei fatti: come non conferire un doveroso riconoscimento al protagonista della storia per questa sua testimonianza? Nel 1942 all’età di vent’anni, Alfonso Di Michele, nato a Intermesoli frazione di Pietracamela, piccolo paese alle pendici del Gran Sasso, venne sradicato dalle sue terre e mandato a combattere in Russia a ridosso del fiume Don.
A seguito di un’offensiva sovietica venne fatto prigioniero e internato nei campi di concentramento: Tambov, in Siberia, e campi di lavoro nel Kazakistan, sono il riassunto della sofferenza di questo giovane alpino e di migliaia di altri prigionieri della tragica campagna di Russia.
Dopo ben cinquant’anni di perdurato silenzio Alfonso di Michele, alpino della divisione Julia inquadrato nel glorioso Battaglione L’Aquila, raccontò in un diario la sua esperienza di guerra in Russia in quella che è stata definita la campagna militare più sanguinosa di tutti i tempi. Storia, questa, poi pubblicata dal figlio nel libro ‘’Io prigioniero in Russia’’ di Vincenzo Di Michele (oltre 50 mila copie vendute, vincitore di numerosi premi storici e di cultura e vita alpina).
Nella vicenda bellica di Alfonso Di Michele si ripercorre una pagina di storia, il glorioso tributo degli alpini del Battaglione L’Aquila – di 1855 alpini partiti in Russia, ne rientrarono solo 159 -, che ha il pregio di far riflettere il lettore sul significato della guerra, oltre che sul valore degli alpini che vi presero parte.
Fonte Vincenzo Di Michele