Cultura & Società, Eventi a Giulianova, In rilievo

Giulianova. Polo Museale Civico: successo per l’inaugurazione di “Collage e manipolazioni”

Grande successo per l’inaugurazione di “Collage e manipolazioni”, la mostra
fotografica inaugurata nelle sedi diffuse del Polo Museale Civico di
Giulianova fino al 28 settembre


Una terrazza Bindi gremita, un pubblico giovane, attento ed entusiasta, un
invito a intraprendere un viaggio nel mondo della manipolazione
fotografica accolto senza alcuna esitazione. Questo è il risultato del
primo talk svoltosi sabato 31 agosto che ha inaugurato la mostra diffusa
in tre sedi museali civiche del centro storico dal titolo “Collage e
Manipolazioni”, proposto dall’Associazione di Promozione Sociale “Riqua”,
in partnership con il Polo Museale Civico di Giulianova e con il sostegno
dell’Assessorato alla Cultura per il programma Giulia Eventi Estate 2019.
Il primo incontro sulla terrazza di Palazzo Bindi a cura di Emanuela Amadio
ha portato a Giulianova due autori internazionali: Cinzia Aze, la
fotografa romagnola conosciuta per i suoi lavori pop e i suoi famosi
CollAze, nati dal recupero di pellicole istantanee sbagliate sulle quali
vengono applicati ritagli di riviste, libri e non solo; Gaetano De
Crecchio, etnografo visivo di origini abruzzesi i cui lavori sono un
incessante processo di sperimentazione e al tempo stesso tentativo di
recuperare memorie storiche apparentemente dimenticate.

Ad aprire la serata il Direttore t.s. del Polo Museale Civico di Giulianova
Sirio Maria Pomante, che per il secondo anno consecutivo ha voluto
sottolineare l’importanza di aver portato anche la fotografia, campo
artistico nel quale la città acquaviviana vanta una lunga tradizione,
nella poliedrica offerta culturale dei musei civici. Grazie a una
collaborazione proficua con Emanuela Amadio infatti, è stato possibile
dare vita a una serie di incontri che hanno l’obiettivo di favorire saperi
e conoscenze in un ambito artistico di grande valore e interesse per la
cittadinanza, oggi più che mai grazie anche all’uso dei social.
Ed è stata proprio Emanuela Amadio, docente di fotografia e nuove
tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali, a dialogare con gli
autori che hanno aperto al pubblico le porte più segrete dell’essere
artisti, svelando le tappe dei processi ideativi e creativi che
quotidianamente li accompagnano. “Ci ho messo molto tempo per sacrificare
libri d’arte. Sono passati 5 o 6 mesi prima di riuscire a tagliare un
libro. Poi ho pensato che in fondo non stavo tagliando opere vere ma
immagini. Così Aze racconta come è arrivata alla creazione dei CollAze e
aggiunge a proposito di ispirazione: “Trovo ispirazione in alcuni
mercatini dell’Emilia Romagna. Compro di tutto, dai trasferelli alle
riviste, passando per le macchine istantanee e tanto altro”.
Un legame con il passato che sembra destinato a essere il filo conduttore
della serata. Gaetano De Crecchio ferma il tempo e porta il pubblico in
una dimensione altra. Si sofferma sull’acquisto di una serie di lastre in
un mercatino e su come quel gesto apparentemente banale abbia cambiato il
suo modo di essere fotografo: “Per me la fotografia, la sperimentazione e
l’arte, sono una cura”.

E al racconto si è accostata ben presto la possibilità di vedere con i
propri occhi. Terminato il talk sulla Terrazza di Palazzo Bindi ci si è
spostati nelle sedi del Polo Museale Civico: la Cappella de Bartolomei e
la Sala di Scultura “R. Pagliaccetti” in piazza della Libertà, e il Museo
archeologico “Torrione La Rocca” in via del Popolo. Un Vernissage
tutt’altro che usuale atteso dal pubblico con grande entusiasmo e
curiosità. Presente la curatrice della mostra Bianca Cavuti, che assieme a
Sirio Maria Pomante hanno realizzato un dialogo inedito tra la fotografia
contemporanea e le collezioni permanenti di scultura e di archeologia;
Bianca Cavuti ha introdotto quindi i quattro autori della mostra e le loro
opere, e gli stessi ospiti della serata Cinzia Aze e Gaetano De Crecchio
hanno trascorso con il pubblico il resto della serata raccontando aneddoti
e dietro le quinte del loro lavoro.

E ora non resta che attendere sabato 28 settembre alle ore 21.00, termine
ultimo per visitare la mostra e occasione unica per conoscere nel Loggiato
“R. Cerulli” di piazza Belvedere, Davide Trabucco e il caso
fontanesi, raccontato dal collettivo Kublaiklan.

La mostra sarà aperta al pubblico e osserverà i seguenti orari: fino al 6
settembre, dal martedì alla domenica dalle ore 21:00 alle ore 23:00; dal 7
Settembre, sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle
19:00.

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