USA. Benny Manocchia: un abruzzese sul tetto del mondo

I suoi nonni vennero in America da Pacentro, Lui,il ministro degli Esteri statunitense, e’ nato a Orange, in California,crebbe nel Kansas, divenne capitano dell’Esercito dopo 4 anni a West Point (primo della classe). Poi decise di diventare avvocato,a Harvard e subito dopo di vincere la sua prima competizione ;politica diventando congressman per quello Stato.Ma Michele Gerardo Pompeo non aveva intenzione di fermarsi li’. Infatti divenne direttore della CIA e poco dopo questo oriundo abruzzese instancabile colpi’

L’ultima fatica editoriale di Benny Manocchia, Cronache Americane

l’attenzione del presidente Trump. Un anno e mezzo fa divenne Secretary of  State,ministro degli Esteri,la piu’ importante posizione nell’amministrazione attuale. Oggi Mike praticamente vive nel suo aereo,preparato specialmente per i lunghi interminabili viaggi che Pompeo compie,dalla Corea del Nord,all’Aabia Saudita,dall’Iran all’Iraq,nel Sud America e in Europa,ovunque c’e’ bisogno di smussare gli angoli spigolosi della politica internazionale.

“Una capatosta dell’Abruzzo”,cosi lo chiamava la sua nonna. A 56 anni,con un figlio,Nicola,che vuole venire in Italia perche’ adora le nostre opere d’arte. Pompeo dice di non essere stanco. E mette le mani avanti, Hanno scritto che nel 2024 tenterà la carta per la Casa Bianca.
Trump ha una fiducia immensa per il nostro bravissimo ma modesto
abruzzese-viaggiante.
 Allora,signor ministro,vai o non vai in Italia? Anche se la politica italiana segue binari contorti, la nostra penisola dovrebbe sentirsi molto vicina all’amministrazione americana oggi al potere. Prima o poi verrà a visitare il Bel Paese.
Forse vuole attendere che cosa succedera’ fra qualche mese nella
politica- dei- quattro- al potere? Ma non lo dice.
Capatosta abruzzese? Forse. Ma signore nel vero senso della parola
La diplomazia,pur essendo a volte snervante, e’ sempre una cosa seria.
Benny Manocchia