ho ritrovato il profilo del soldato Pasquale Di Cesare-Merlone. Nasce a Giulianova il 19 novembre 1887, alle ore 20,30, nella casa posta in Via per Mosciano, dal 38enne Nicola e Filomena Garrani. Dopo due giorni verrà registrato all’anagrafe dal Sindaco, Francesco Ciafardoni e dai due testimoni: il 34enne benestante, Emidio Paolone e dal 40enne guardia municipale, Girolamo De Benedictis. Il 20 aprile 1907 viene giudicato idoneo al servizio di leva nel distretto militare di Teramo. Prima dello scoppio della Grande Guerra si unisce in matrimonio con Palmarosa Papa. L’8 novembre 1915, all’indomani della dichiarazione di guerra agli imperi centrali, verrà chiamato alle armi. Il 13 novembre entra nel 14° Reggimento Fanteria – Brigata Pinerolo – 2° compagnia e il 12 gennaio 1916 viene mandato in prima linea. I primi mesi vengono vissuti in totale tranquillità per la presenza di altre divisioni già impegnate negli scontri. Il 29 giugno, mentre gli austriaci sterminavano gli italiani sul San Michele con i gas asfissianti (morirà anche il giuliese Vincenzo Di Crescenzo), la Pinerolo conquista e si attesta a Doberdò. Durante la 6° battaglia dell’Isonzo o battaglia di Gorizia (dal 4 al 17 agosto), durante la caccia al nemico in ritirata, in combattimento su Nad Logem, muore Di Cesare-Merlone all’età di 28anni il 16 agosto. Qualche giorno dopo, sempre per lo stesso Reggimento, muore il coetaneo giuliese, Paolo Di Loreto (1887/1916). Sepolto sul campo, l’attestazione di morte viene compilata da Ettore Fagà, Luigi Zanacchi, Augusto Cantelli e il Colonello Comandante del suo Reggimento, Giuseppe Rambaldi. La notizia della scomparsa arriva a Giulianova il 13 novembre 1916.
Giulianova. Pasquale Di Cesare-Merlone morto a Nad Logem
di Walter De Berardinis
Su segnalazione di
Roberto Narcisi
Alla sua memoria gli furono concesse: la Medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia, la Medaglia Interalleata della Vittoria e della campagna di guerra 1916. Il suo nominativo è scolpito sulla lapide del Duomo di San Flaviano e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”. #unitiperlapatria