Temiamo che l’ecomostro che offende da 10 anni il Palazzo Kursaal resterà lì, forse appena leggermente ridotto, a ricordarci una storia davvero brutta.
Questo è emerso ieri in consiglio comunale stando a quanto detto dal sindaco e dalla sua maggioranza, con il supporto della Lega.
Quel grezzo è stato sequestrato dando avvio ad un processo penale perché nel rilascio del permesso di costruire erano state violate le norme del PRG vigente nel 2008. Ciò è stato confermato nelle sentenze dei primi due gradi del processo.
Nel 2013 con l’approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale quelle norme sono state modificate: hanno ridotto le distanze tra edifici. Con le norme attuali si potrà, eventualmente, edificare qualcosa di molto simile a ciò che oggi incombe sul Kursaal e che urta la sensibilità dei Giuliesi e dei turisti.
Il nostro gruppo consiliare per evitare ciò ha proposto ieri una mozione per il ripristino delle congrue distanze stabilite in precedenza nel PRG.
Abbiamo cercato di proporre scelte urbanistiche tipiche di una città che vuole essere bella, vivibile e attrattiva, secondo le vedute più moderne e lungimiranti. Questa è una prerogativa che le leggi dello Stato concedono ad ogni città e che andrebbero esercitate dalle amministrazioni e dai consigli comunali.
Ci siamo trovati, però, di fronte ad un sindaco (che tra l’altro è anche assessore all’urbanistica) e ad una maggioranza chiusi ed arroccati intorno a visioni arretrate, lesive della bellezza urbana e inclini alle cementificazioni, anche di luoghi delicati e sensibili come quelli del Kursaal e del Lungomare monumentale.
Noi pensavamo che la politica potesse esercitare pienamente la sua funzione di buon governo ma di fronte alla bocciatura della nostra proposta, purtroppo, non resta che sperare nella supplenza della magistratura che, per il momento, con la sentenza di secondo grado, ha confermato la confisca dell’immobile.
Si rifletta però in città. È un bel luogo dove vivere quello in cui una grave vicenda giudiziaria come “Operazione Castrum” non insegna agli amministratori che la politica deve operare preventivamente con scelte di buongoverno e rispetto della legalità evitando, così, che la magistratura debba intervenire?
Questo è emerso ieri in consiglio comunale stando a quanto detto dal sindaco e dalla sua maggioranza, con il supporto della Lega.
Quel grezzo è stato sequestrato dando avvio ad un processo penale perché nel rilascio del permesso di costruire erano state violate le norme del PRG vigente nel 2008. Ciò è stato confermato nelle sentenze dei primi due gradi del processo.
Nel 2013 con l’approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale quelle norme sono state modificate: hanno ridotto le distanze tra edifici. Con le norme attuali si potrà, eventualmente, edificare qualcosa di molto simile a ciò che oggi incombe sul Kursaal e che urta la sensibilità dei Giuliesi e dei turisti.
Il nostro gruppo consiliare per evitare ciò ha proposto ieri una mozione per il ripristino delle congrue distanze stabilite in precedenza nel PRG.
Abbiamo cercato di proporre scelte urbanistiche tipiche di una città che vuole essere bella, vivibile e attrattiva, secondo le vedute più moderne e lungimiranti. Questa è una prerogativa che le leggi dello Stato concedono ad ogni città e che andrebbero esercitate dalle amministrazioni e dai consigli comunali.
Ci siamo trovati, però, di fronte ad un sindaco (che tra l’altro è anche assessore all’urbanistica) e ad una maggioranza chiusi ed arroccati intorno a visioni arretrate, lesive della bellezza urbana e inclini alle cementificazioni, anche di luoghi delicati e sensibili come quelli del Kursaal e del Lungomare monumentale.
Noi pensavamo che la politica potesse esercitare pienamente la sua funzione di buon governo ma di fronte alla bocciatura della nostra proposta, purtroppo, non resta che sperare nella supplenza della magistratura che, per il momento, con la sentenza di secondo grado, ha confermato la confisca dell’immobile.
Si rifletta però in città. È un bel luogo dove vivere quello in cui una grave vicenda giudiziaria come “Operazione Castrum” non insegna agli amministratori che la politica deve operare preventivamente con scelte di buongoverno e rispetto della legalità evitando, così, che la magistratura debba intervenire?
Giulianova 1 febbraio 20020
IL CITTADINO GOVERNANTE
associazione di cultura politica