FORUM DEI CITTADINI A GIULIANOVA. PARTE DA QUI IL RINNOVAMENTO DELLA POLITICA
Carlo Di Marco
Per la seconda volta in quattro anni a Giulianova, questa volta con maggiore intensità e partecipazione, si è realizzato un importante momento di attivismo civico mediante uno strumento previsto dal regolamento comunale per la partecipazione popolare come il Forum dei cittadini.
In breve, qualche antefatto. Questa volta il Forum si è svolto sulla destinazione di Piazza Dalmazia il cui iter approvativo si trova attualmente nella fase della progettazione definitiva; su richiesta di 1/5 dei consiglieri comunali, il Sindaco ha convocato il Forum per ottenere, come richiesto, il contributo partecipativo dei cittadini sulla progettazione stessa, consentendo l’esposizione di altre idee progettuali, nuove prospettive e diversi orientamenti. Come deciso in assemblea plenaria di apertura il giorno 11 gennaio, oltre il progetto del Comune in fase avanzata, sono state esposte altre due idee progettuali e si è aperto un dibattito ricco, approfondito e particolareggiato sulle tre esposizioni, attraverso la funzionalizzazione di cinque tavoli di lavoro formati da dieci cittadini ciascuno che con questa tecnica e con queste modalità hanno avuto possibilità di studiare le proposte, approfondirle ed esprimersi tutti: nessuno ha rinunciato alla parola. Tutto questo con l’ausilio e l’affiancamento di facilitatori e reporters preparati dall’Associazione Demos che ha affiancato tutto il processo deliberativo, come è noto, a titolo di volontariato. L’Assemblea plenaria di chiusura ha votato a maggioranza la formazione di un’equipe formata dai tre espositori del progetto e delle altre due idee progettuali con il compito di assemblare e ordinare in priorità le proposte di completamento, le idee e gli orientamenti emersi dai tavoli di lavoro, riportati nei rispettivi verbali pubblicati già dai giorni successivi nei siti web istituzionali. Oggi, 7 marzo, è stato rimesso al Sindaco via PEC il documento conclusivo contenente, in tre punti complessi e articolati, la proposta popolare di modifica del progetto in itinere.
Questi i fatti. Il procedimento deliberativo appena concluso – in sé fortemente innovativo – ha riscosso apprezzamenti da tutti, nonostante vi siano state giuste considerazioni critiche relative al procedimento (non più come nel 2012 quando i partecipanti ad un Sondaggio deliberativo a Giulianova furono definiti da una forza di minoranza con dispregio “trenta pellegrini…”). Dette considerazioni critiche, formulate con spirito costruttivo, invece, non possono che migliorare il procedimento per il futuro, come è già avvenuto questa volta rispetto alla prima.
Mi preme, tuttavia, evidenziare alcuni aspetti importanti relativi all’intera vicenda. La prima: il Forum del 2016 fu convocato spontaneamente dal Sindaco che ebbe il coraggio di mettere in discussione una scelta che sembrava già definita: l’ubicazione dalla caserma dei carabinieri. Il Forum si espresse diversamente (nonostante forti criticità procedurali che questa volta non si sono ripetute) e a nessuno sfuggì il ripensamento espresso con le scuse in Consiglio comunale da parte del Sindaco stesso. Nemmeno a parte dell’opposizione che ne prese volentieri atto. Chapeau!! I partiti stavano cambiando rotta: si cominciava ad amministrare (nella dialettica fra loro) non più sui cittadini, ma insieme ad essi. Non ho difficoltà ad affermare che questa rotta, a Giulianova, oggi è diventata irrinunciabile. Questa amministrazione comunale credo ne abbia preso atto e in tal senso la risposta al responso popolare di questo Forum sarà emblematica.
La seconda considerazione, molto incoraggiante, è che le forze di opposizione abbiano iniziato ad usare strumenti di democrazia partecipativa ignorati sino a ieri, pur essendo a disposizione nel nostro ordinamento comunale da oltre dieci anni. Non ci stupisce perché lo riteniamo fisiologico, ma ci auguriamo che quelle di maggioranza facciano altrettanto. Credo, infatti, che sia giunto il momento a Giulianova in cui tutti i partiti ritengano la politica non più loro appannaggio esclusivo, bensì dei cittadini, e tornino a ricollocarsi nel ruolo strumentale ad essi assegnato dall’articolo 49 della Costituzione.
Infine, ci risulta che il Comitato di Quartiere Lido, a Giulianova, abbia in animo di promuovere piuttosto presto strumenti simili di partecipazione popolare inaugurando così una stagione nuova per l’urbanistica partecipata con proposte popolari provenienti dai cittadini stessi. Di queste nuove prospettive facciano tesoro anche il Comitato Annunziata e i Comitati che devono essere ricostruiti. Per tale ultima finalità sarebbe un ottimo punto di partenza, se solo potessero formarsi spontaneamente nuclei promotori di cittadini che comincino a lavorarci.