Giulianova. 1904, l’eroico salvataggio di Paolo Carlier alla stazione ferroviaria.

GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 14.
di Sandro Galantini *
È la mattina del 6 settembre 1904 e nella stazione di Giulianova, sul primo binario, è in partenza il treno per Ancona. Mentre il convoglio è già in movimento, Antonio Barone, contadino di Bisenti, tenta comunque di salire. Tuttavia la grossa bisaccia che ha sulle spalle gli intralcia i movimenti: incespica, sta quasi per cadere e riesce ad aggrapparsi al volo alla ringhiera della vettura situata al centro del convoglio. Sospeso tra due vagoni, viene quindi trascinato dal treno che sta acquistando velocità. Ad assistere a quella che si profila come una imminente tragedia è Paolo Carlier, capostazione di Giulianova. 43 anni, settentrionale, ottimo funzionario della Società Strade Ferrate Meridionali che gestiva allora la rete, Carlier era un uomo assai risoluto. L’anno prima, nel corso di un alterco, aveva denunciato senza indugio per oltraggio Attilio Buoni e suo fratello, commercianti giuliesi in “ferrarecce”. È un attimo: Carlier corre e afferra Barone per le spalle ma il bisentino continua a rimanere aggrappato al vagone sicché il capostazione viene trascinato per parecchi metri dal treno che ormai ha preso velocità. Sin quando, con un vigoroso strattone, Carlier riesce a far staccare l’incauto contadino ruzzolando per terra. Malconci ma salvi. Un gesto di grande coraggio, quello di Carlier, a cui il ministro dell’Interno conferirà il 14 maggio 1905, quando era capostazione a Teramo, l’attestato di pubblica benemerenza. Di qui a qualche anno Paolo Carlier, funzionario non più delle Meridionali ma delle Ferrovie dello Stato, gruppo nato il 1 luglio 1905 a seguito della statalizzazione delle linee ferroviarie italiane, sarebbe stato capostazione prima a Fiorenzuola d’Arda e poi a Seregno.
* Storico e Giornalista