Segnalazione evento con una delegazione tedesca annullato
La presentazione del libro “Ozio Coatto – storia sociale del campo di concentramento fascista di Casoli (1940-1944)”, prevista per lunedì 23 marzo 2020, ore 18,00, in Sala Buozzi a Giulianova alta, viene rimandata a data da destinarsi. Uno dei relatori e la delegazione tedesca in visita nella provincia di Teramo dal 23 al 29 marzo, causa Coronavirus, rimane bloccata in Germania. L’evento vedeva la partecipazione anche dei comuni di: Giulianova, Tortoreto, Nereto, Corropoli, Civitella del Tronto, Tossicia, Isola del Gran Sasso, Notaresco e Casoli (Chieti), sede durante la seconda guerra mondiale di campi d’internamento fascisti. Ringraziamo il Comune di Giulianova e il Comune di Casoli (CH) per la disponibilità a collaborare all’iniziativa storica. In attesa di tempi migliori verrà riproposta con le stesse modalità.
Il curatore dell’evento
Walter De Berardinis
Giulianova (TE): In occasione dell’avvicinarsi del 75° anniversario della fine della 2° Guerra Mondiale (1945-2020), e a due mesi dall’inaugurazione della mostra storico-documentaria “I campi di concentramento fascisti in Abruzzo dal 1940 al 1943” presentata a Casoli (CH), l’Archivio Storico “De Berardinis” in collaborazione con il Comune della Città di Giulianova, Italico Onlus, l’Archivio di Stato di Teramo e la Liberation Route Europe, e con il patrocinio dei Comuni di Nereto, Notaresco, Tossicia, Isola del Gran Sasso, Corropoli, Civitella del Tronto, Tortoreto e Casoli, che furono sede di campi di concentramento fascisti durante la Seconda guerra mondiale, presenterà il libro recentemente pubblicato dall’editore Ombre corte di Verona dal titolo “L’ozio coatto”. Storia sociale del campo di concentramento fascista di Casoli (1940-1944) di Giuseppe Lorentini, responsabile e curatore del Centro di documentazione on line campocasoli.org.
L’appuntamento (annullato) presso la Sala “Bruno Buozzi” di Giulianova. Sarà l’occasione per discutere insieme all’autore con la partecipazione dei relatori Francesco Di Cintio, Monica Martelli e Walter De Berardinis, sull’internamento civile fascista, che interessò molto da vicino l’Abruzzo: i campi di concentramento in regione, infatti, furono ben 15 su un totale di 48 nell’intera penisola e 63 furono le “località di internamento libero” che il regime fascista istituì durante la Seconda guerra mondiale tra il 1940 ed il 1943. Città Sant’Angelo, Casoli, Chieti, Istonio Marina (oggi Vasto), Lama dei Peligni, Lanciano, Tollo, Civitella del Tronto, Corropoli, Isola del Gran Sasso, Nereto, Notaresco, Tortoreto alto, Tortoreto stazione (oggi Alba Adriatica), Tossicia, furono le località individuate per la reclusione di ebrei, zingari, oppositori politici, sudditi nemici, civili “ex jugoslavi” deportati dalle terre d’occupazione italiana in Jugoslavia.
Nonostante questa diffusa presenza sul territorio, è soltanto da poco più di una ventina d’anni che il dato storico dell’esistenza di campi di concentramento fascisti per l’internamento civile è diventato oggetto di approfondimento storiografico, benché i luoghi e le biografie degli internati che vi furono relegati siano ancora avvolti nell’oblio.
Per questo motivo si porterà come esempio il grande lavoro di recupero della memoria storica dell’ex campo di concentramento fascista di Casoli, messo in atto attraverso una ricerca storica tradizionale e l’utilizzo delle moderne forme di comunicazione e diffusione di contenuti storici, con l’attiva collaborazione dell’amministrazione comunale di Casoli, per la costruzione di uno spazio dedicato alla memoria storica di una pagina della storia locale rimasta all’oscuro dell’intera comunità fino al riconoscimento di un vero e proprio luogo europeo della memoria. L’evento vuole essere da guida per i comuni teramani.
Il curatore dell’iniziativa storico-didattica
Walter De Berardinis