Alimenti e ristorazione, le imprese CNA: anticipare la riapertura, sennò si rischia il tracollo
Tempi certi, allentare tasse e burocrazia, bonus e incentivi: c’è un solo menu per la ripresa
» dice Antonella Antenucci, titolare a Cupello di un’azienda che produce confetture e marmellate “Colline di Evagrio”, presidente regionale di CNA Alimentare. Sulla condizione di stremo del settore insiste Giulia Mistichelli, presidente a Pescara di Cna Giovani Imprenditori, titolare di “Santa Ignoranza”: «Senza aiuti concreti da parte del governo sarà difficile per molti ripartire e poter continuare a garantire un lavoro ai propri collaboratori. I ristoratori hanno bisogno informazioni e tempistiche chiare per poter capire come riprogrammare la propria attività. Un ristorante o un locale, poi, non vendono solo del cibo o bevande, ma anche atmosfera: molti di noi si stanno attrezzando con asporto per cercare di tamponare le spese che comunque si sono accumulate nei mesi di chiusura, ma vogliamo tornare a fare il nostro lavoro e abbiamo bisogno di sapere le nuove regole del gioco».