In rilievo, Storie giuliesi

Giulianova. Il musicista giuliese Oliviero Montebello

GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 44.
di Sandro Galantini*
Per una di quelle singolari coincidenze che la vita a volte congegna, nel 1924 giungeva a Treia, dove tre anni prima vi era stato trasferito da Giulianova il Giorgio Diamantini di cui si è scritto ieri (22 aprile 2020 – FRAMMENTI – 43), il musicista giuliese Oliviero Montebello.
Nato il 28 febbraio 1864 e formatosi nel Conservatorio napoletano di S. Pietro a Majella, lo stesso frequentato dai celebri conterranei Gaetano e Giuseppe Braga, il Maestro Oliviero Montebello nel 1890 si era trasferito a Solofra, in provincia di Avellino, chiamatovi da Gaetano Buonanno, un facoltoso appassionato di musica del luogo intenzionato ad affidare al giuliese la direzione della banda musicale cittadina sino a quel momento guidata dal M° Giuseppe Corsaro.
Dopo averne definito l’organico con 30 concertisti locali ed una mezza dozzina di solisti forestieri, Montebello nel 1892 esordiva come nuovo direttore del “Concerto musicale” di Solofra, grazie a lui capace di competere con le migliori formazioni pugliesi e abruzzesi.
La notorietà raggiunta in breve tempo, aveva consentito al giovane direttore abruzzese, che aveva aperto a Solofra anche una apprezzata scuola di musica, di frequentare le più importanti famiglie locali come quella dell’avvocato Giuseppe Grimaldi di cui sposerà la sorella.
Nel 1903 Montebello lasciava Solofra per dirigere la banda di Avellino, città nella quale avrebbe vissuto lungamente e dove il 15 settembre 1906 nasceva il figlio Silvio.
Nel 1907 il musicista giuliese, uno degli otto a tenere corsi per pianoforte nel capoluogo campano, pubblicava la sua prima opera, Grammatichetta musicale, per i torchi della locale Litotipografia Pergola. A questa seguiva, su versi dell’arciprete di Bellizzi Irpino Annibale Cerulli, la composizione Maria Ss. di Costantinopoli messa a stampa nel 1913.
In quello stesso anno, a settembre, Montebello si trasferiva per un breve periodo a Macerata sostituendo il M° Ottorino Ranalli alla direzione della banda musicale cittadina. Risale alla pur breve permanenza a Macerata, dove anni dopo sarebbe tornato, Meditazione, una sua nuova composizione che seguiva, per così dire, la corrente “severa”.
In seguito, nel 1920, usciva la sua Terra Natia, composizione lirica a voci infantili in due atti su parole del sacerdote Augusto Rapanelli e stampata a Fermo nello stabilimento dei Fratelli Boni.
Sono dunque le Marche a rappresentare per Montebello il territorio della sua nuova avventura esistenziale e professionale.
Nel 1924, anno in cui partecipa senza successo al concorso per il posto di direttore della banda comunale di Roma, Montebello come sappiamo è a Treia per dirigere la banda cittadina.
E qui il giuliese rimarrà per un decennio a parte una seconda, fugace parentesi a Macerata dove va a dirigere la banda nel 1925, anno in cui esce la seconda edizione di Terra Natia e allorquando Giorgio Diamantini guida da direttore la Scuola professionale.
Il 31 dicembre 1934, data della sua collocazione a riposo, Oliviero Montebello terminava la sua proficua esperienza marchigiana lasciando Treia per fare ritorno alla natia Giulianova.
Non lo seguiva il figlio Silvio il quale, dopo la laurea in giurisprudenza conseguita nel 1930 a Macerata, lo stesso ateneo frequentato anni dopo dal secondogenito di Giorgio Diamantini, da un paio d’anni era a Genova come funzionario di Prefettura.
Il 29 aprile 1939 il Maestro Oliviero Montebello chiudeva definitivamente gli occhi spirando nella sua casa giuliese al civico 27 di via Umberto I, l’attuale via del Popolo. Poco distante, c’è da dire, dalle case in cui erano nati nel 1921 Lino Manocchia e nel 1933 Italo Moretti, entrambi destinati a divenire giornalisti di fama.
*Storico e Giornalista
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