In rilievo, Storie giuliesi

Giulianova. Luigi Crocetti, un giuliese alla guida dell’Associazione Italiana Biblioteche

GIULIANOVA. FRAMMENTI DI STORIA DAGLI ARCHIVI – 47.
di Sandro Galantini*
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{* alle ore 12.12 dell’11 marzo scorso, a causa della quarantena, postavo la prima puntata di questi miei piccoli FRAMMENTI trattando di un edificio progettato nel 1929 da Livio Crocetti. Riprendo proprio, come dicevo allora, da Livio Crocetti per concludere giacché da domani tornerò al lavoro mettendo dunque fine a questa mia reclusione. Ho voluto sinora accompagnarvi ogni giorno facendo conoscere fatti, personaggi e immagini, spessissimo ignoti, della Giulianova tra Sette e Novecento, con la speranza di incontrare il vostro gradimento e magari occasionare una maggiore consapevolezza del tanto che la storia ci ha consegnato. Nel ringraziare immensamente della cortese attenzione, prego a questo punto di comunicare se è gradita la continuazione di queste pillole di storia, però una sola volta a settimana in quanto non mi sarà possibile altrimenti. Sono infatti poche righe, ma implicano impegno perché serietà vuole che siano sempre frutto di accurata ricerca scientifica. Per cui mi congedo augurando il miglior bene possibile con l’esortazione affettuosa a non rinunciare alla speranza. Di cui tutti, più che mai, abbiamo ora bisogno. Grazie ancora}.
Sandro Galantini
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Quando, nell’aprile 1943, compare tra i destinatari della croce di guerra al merito per aver preso parte come caporal maggiore alla prima guerra mondiale, l’ingegner Livio Crocetti da qualche anno ha lasciato Giulianova per risiedere a Firenze con la moglie Dora Bencinanni e il figlio Luigi, nato il 23 febbraio 1929 nella città del padre e del noto nonno imprenditore di cui aveva rinnovato il nome.
Dopo la maturità classica al liceo “G. Galilei” e, sempre a Firenze, la laurea in Storia della lingua italiana, Luigi Crocetti il 1° luglio 1958 inizia la carriera di bibliotecario alla Biblioteca universitaria di Pisa. Passa quindi, il 1° gennaio 1961, alla Biblioteca Nazionale centrale di Firenze dove si occupa della classificazione collaborando con Emanuele Casamassima alla bibliografia nazionale italiana per dirigere quindi, dopo l’alluvione fiorentina del 1966, il laboratorio di restauro, grazie al giuliese divenuto uno dei migliori al mondo per impostazione scientifica e competenze tecniche.
Nel 1972, a seguito dell’uscita di Casamassima dalla Nazionale di Firenze, Luigi Crocetti si trasferisce alla Regione Toscana e diviene il primo responsabile del Servizio Beni Librari. Da quel momento inizia per lui una stagione ricca di aspettative ed opportunità. È infatti Crocetti l’ispiratore e il redattore della legge regionale n. 33 del 1976 sulle biblioteche, assunta a riferimento da altre regioni.
In Regione Toscana il giuliese lavora sino al 1985 svolgendo un’intensa attività nel campo della tutela libraria, della produzione editoriale di ambito biblioteconomico, nella promozione della biblioteca pubblica e degli interventi formativi. Crocetti, in particolare, concepisce un modello didattico formativo basato su seminari e corsi teorici e pratici che coinvolgono i partecipanti.
Nel 1985, alternandosi a Geno Pampaloni, dirige il celebre Gabinetto Vieusseux. Intanto quattro anni prima è divenuto presidente nazionale dell’AIB, Associazione Italiana Biblioteche, carica che terrà sino al 1987 per divenirne Socio d’onore nel 1988. Il 12 maggio 2005, in occasione della conferenza di primavera dell’ AIB ospitata al Grand Hotel Don Juan, Luigi Crocetti torna da protagonista nella sua Giulianova ricevendo per l’occasione dal Comune, rappresentato dal vicesindaco Francesco Mastromauro, una targa quale doveroso omaggio ad uno dei figli più illustri della città.
Il 10 marzo 2007, quattro anni dopo la scomparsa dello scultore di fama internazionale Venanzo Crocetti, suo zio in secondo grado, Luigi moriva a Firenze, celebrandosene le esequie nella chiesa di Sant’Angelo a Legnaia.
*Storico e Giornalista
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2 Comments

  1. Francesco Mosca

    Ho letto ogni rigo del solito ottimo Sandro Galantini, talvolta in ritardo, ma ogni volta ho provato la sensazione di poter “toccare” vividamente la storia. Mi piacerebbe davvero molto che queste sue “pillole” graditissime fossero ancora distribuite…..
    Grazie Sandro

  2. Sandro Galantini

    Ringrazio di cuore. Ne sono lusingato.

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