PER IL 22 APRILE IL VOLO DELLE ALLODOLE DI LUCA FARINA
di Marialuisa De Santis*
Non è un caso che abbia voluto proporre le opere dell’artista Luca Farina nel momento in cui noi Giuliesi ci apprestiamo a ricordare in maniera “inusuale” l’apparizione mariana nella nostra città, e chissà che questa maniera “inusuale” non possa generare un momento di riflessione più intimo e sincero del nostro credo.
Luca Farina (Campli 1982), sin dall’inizio della sua attività che, tra l’altro, ha già riscosso consensi importanti (basti ricordare la partecipazione su invito al Premio Michetti), ha messo al centro della sua ricerca proprio il senso della fede come valore forte, purtroppo come molti altri valori forti, dimenticato nella cosiddetta “liquidità” del nostro tempo.
Farina rappresenta con la sua inquietudine personale ed artistica, l’ansia e la ricerca di direzioni che non siano apparenza e superficialità, e soprattutto chiede una condivisione consapevole di riti e preghiere e lo fa spaziando dalla pittura alla fotografia, dall’incisione alle installazioni, in una contaminazione di tecniche caratteristica proprio dell’oggi.
Il suo ultimo ciclo Amor Alaudae è dedicato a San Francesco che ben comprese il vero senso dell’entrata di Cristo nella vita dell’uomo: oltre l’amore, l’umiltà. E proprio l’allodola, l’alauda “per il colore scuro delle piume, la modestia del volo e la familiarità col contadino fu scelta da Francesco come emblema del francescano vestito del saio e segno del suo ideale di umiltà”
( Lezionario simboli cristiani).
Il ciclo è composto da sette opere e vive di una lunga serie di simbologie (impossibili qui da citare) a partire proprio da quella nel numero sette. I colori accesi parlano della festosa fede di San Francesco vissuta attraverso quelle che noi chiamiamo rinunce e che per lui erano strada luminosa e gioiosa di avvicinamento a Cristo.
Fu ad un umile taglialegna che la Madonna mostrò il suo splendore e continua a mostrarlo a chiunque la preghi con umile e limpida fede.
Mi hanno raccontato del Sentiero non Battuto dove il raro passaggio lascia vivere e crescere Semi, Semi nuovi.
Stavano parlando di Francesco… l’ho immaginato di legno e chiodi, poi l’ho visto volare e vestito di terra è diventato parabola, infine Allodola.
Luca Farina
*Direttrice del MAS-Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova e Critica d’Arte