Apprendiamo dalla stampa che il signor Vasanella si è prodigato in una lunga lettera di considerazioni sul 25 aprile. Nulla di nuovo, considerazioni risibili e storicamente infondate appartenenti allo sciocchezzaio che dal dopoguerra viene recitato da tutti i fascistelli post fascisti per mistificare i fatti.
Se il fascismo è stato sconfitto ciò non toglie che di fascisti e di spacciatori di idee fascistoidi, di revisionismi e di amenità varie ve ne siano ancora tanti nel nostro paese. Al coro di costoro si unisce il signor Vasanella cui rispondiamo con le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (notoriamente non un comunista).
Mattarella innanzitutto ha ribadito l’importanza di ricordare il 25 aprile, una ricorrenza che non si può archiviare o sostituire, come è stato chiesto anche quest’anno da alcuni, perché la Liberazione è la “data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione”.
Il Presidente ha poi aggiunto: “Fare memoria della Resistenza, della lotta di Liberazione, di quelle pagine decisive della nostra storia, dei coraggiosi che vi ebbero parte, resistendo all’oppressione, rischiando per la libertà di tutti, significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore.
Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo, a partire da una condizione di grande sofferenza, unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro.”
E’ evidente che coloro che non si riconoscono nella lotta di Liberazione ed in quei valori che si celebrano il 25 aprile, di fatto non si riconoscono nella “nuova Italia” di cui parla Mattarella e nella sua Costituzione.
Se avessero un qualche dignità dovrebbero abbandonare i ruoli istituzionali che ricoprono con ipocrisia. Non ci stupisce il loro fastidio e nervosismo ogni volta che si ricordano “valori morali e civili di portata universale” cui loro si sentono di non appartenere.
Ci dispiace per loro, poverini, cercheremo di far loro ottenere un “permesso di soggiorno” per accoglierli nel popolo italiano, magari dopo la frequentazione di qualche lezione di storia.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo “Pasquale Di Massimantonio” Giulianova