di Pietro Serrani
Nella schiera dei personaggi ai quali, ormai da qualche anno, dedichiamo questa rubrica del nostro giornale, merita un posto particolare Domenico Paolini, vissuto nel XIX secolo. Benché la sua professione principale fosse quella di medico egli diede lustro alla nostra cittadina dedicandosi alla pubblicazione di opere quanto mai varie, di notevole valore letterario e scientifico, che gli valsero gli onori della critica e degli addetti ai lavori. Non poteva mancare, dunque, nella nostra rassegna sulla vita e le opere degli illustri montoriesi, un excursus su questo poliedrico e valente concittadino.
Domenico Paolini nacque nella nostra cittadina il 19 febbraio 1827 e, secondo lo studioso giuliese Vincenzo Bindi, morì il 22 Settembre 1905. Questa data, tuttavia, non è risultata verificabile né presso gli archivi del Comune di Montorio al Vomano, nè in quelli del Comune di Teramo, il che lascia supporre che, probabilmente, il decesso avvenne in un’altra località a noi sconosciuta. Paolini svolse la professione di medico e si dedicò alla pubblicazione di diversi libri che, come vedremo in seguito, spaziavano fra argomenti di vario genere: studi storici, scientifici, archeologici, sociali, politici e religiosi. Scrisse su “Il Pretuzio – Gazzettino del Comizio Agrario”, “La Provincia – Giornale politico letterario” e sull’autorevole “Rivista Abruzzese di Scienze Lettere ed Arti”.
Nel 1873, incaricato dall’Amministrazione provinciale di Teramo, che doveva partecipare alla Esposizione Universale di Vienna, redasse la relazione Sulla ricerca dei minerali nell’agro di Montorio al Vomano…, pubblicata nel 1876 dalla Tipografia Marsilii di Teramo. Nel 1898 pubblicò Dei popoli e monumenti antichi nell’agro di Montorio al Vomano, primo vero studio storico sulla nostra cittadina. «Il Paolini per Montorio – si legge sul “Corriere Abruzzese” del 15 giugno 1898 – consacra il suo intelletto, come Francesco Savini per la vecchia Interamnia.(…) Se ciascuna città avesse uno storiografo come l’ha Montorio in Domenico Paolini, la storia d’Italia ne guadagnerebbe di molto». Nell’anno successivo, pubblicò i seguenti volumetti: Dei ragni e delle loro tele – la mosca o baco delle olive; Grave questione scientifica sul trasformismo ovvero l’uomo e la scimmia; Pensieri intorno alla questione sociale tra padroni e gli operai; La plebe, il socialismo e il loro avvenire.
Nel 1900 fu la volta di Una gita nel regno del cielo. Tutte le sue opere furono pubblicate dalla Tipografia del Corriere Abruzzese di Teramo. Brani di storia patria, manoscritto conservato presso l’Archivio di Stato di Teramo, pare fosse anche opera sua. Domenico Paolini fu socio anche di diversi istituti culturali. Insomma, un personaggio di cui andare fieri che seppe, sebbene nello spazio di una realtà provinciale come la nostra, guadagnare gli onori degli ambienti culturali e scientifici, riuscendo ad occuparsi di studi di alto livello, senza dimenticare la sua terra alla quale, come abbiamo visto, dedicò molte pubblicazioni.
Pietro Serrani
Fonti bibliografiche:
Domenico Paolini, Ricerca dei minerali nell’agro di Montorio al Vomano (ristampa), introduzione di Adelmo Marino, in “La montagna teramana – Risorse e ritardi”, Andromeda Editrice, Colledara (TE), 1995.
Domenico Paolini, Brani di storia patria (stampa del manoscritto), introduzione di Adelmo Marino, in “La montagna teramana -Tra storia e leggenda”, Andromeda Editrice, Colledara (TE) 1996.
Per i libri pubblicati da Domenico Paolini si veda: Luigi Ponziani, Annali tipografici dell’Abruzzo teramano – Il XIX secolo, Amministrazione Provinciale di Teramo e Biblioteca Provinciale “Melchiorre Delfico”, 1997.
Tratto da: In Comune – Periodico di Informazione del Comune di Montorio al Vomano, Anno 7, N° 1, Marzo 2002, Pag. 13.