Giulianova. Francesco Campanaro, il fante giuliese morto nel “labirinto” dei Castelloni di San Marco
Nasce a Giulianova il 7 febbraio 1893, alle ore 23:50, nella casa posta in Via Marina, dal 48enne Francesco e Splendora Poliandri. Sarà l’Assessore anziano, Apollo Caravelli, a registrare il bambino alla presenza di due testimoni: Ferdinando Toscani, 44enne, illuminatore e Emidio Paolone, 40enne, possidente. Il bambino portava il nome del fratello nato senza vita il 12 maggio 1884, sempre nella casa in Via Marina, a registrare la nascita e la morte sarà Giuseppe De Martiis, alla presenza di due testimoni: Vincenzo Di Michele, 42enne, Sacerdote e Francesco Tentarelli, 27enne, insegnante. Giovanissimo parte per l’America.
Nel 1913 viene convocato a visita di leva dal distretto militare di Teramo, ma inspiegabilmente verrà depennato dalla lista perché iscritto marittimo. Il 24 marzo 1914 ottiene una proroga al servizio perché all’estero e il 1 dicembre viene dichiarato renitente alla leva. L’8 settembre 1915 si presenterà spontaneamente al distretto militare di Teramo per essere arruolato nella classe del 1896 (tre anni in più rispetto alla sua classe di nascita); gli verrà cancellata la nota renitente e deferito d’ufficio alle autorità militari. Il 9 settembre viene inquadrato nel 14° Reggimento Fanteria – Brigata “Pinerolo” e il 25 ottobre nel 31° Reggimento Fanteria – Brigata “Siena”, direttamente in prima linea. Nel bel mezzo della 3° battaglia dell’Isonzo, dopo la conquista della trincea “delle Frasche”, la Brigata deve lasciare il passo alla massiccia controffensiva austroungarica. Il 28 e 29 ottobre, grazie al sacrificio di molti fanti, la trincea torna sotto controllo italiano. Nella primavera del 1916, la “Siena”, verrà schierata nei pressi di Feltre, nei settori di Panarotta e Monte Armentera, entrando subito a contatto con il nemico. Il 15 maggio, nell’offensiva di primavera degli austroungarici, la “Strafexpedition”, la Brigata verrà travolta e accerchiata con pesanti perdite umane e materiali.
La morte
Il 31 maggio 1916, alle ore 15:30, in località Castelloni di Monte San Marco, a seguito di colpo d’arma da fuoco, moriva il fante Francesco Campanaro del 31° Reggimento Fanteria, 5 compagnia. Sepolto sul posto, aveva 23 anni. Sarà il Tenente Vittorio Grasso (ragioniere) a redigere il verbale di decesso alla presenza dei testimoni: il Maggiore Cav. Claudio Torzoli, il suo aiutante Edgardo Leurini e il Colonnello Comandante, Alberto Monti (anche lui ferito il 21 maggio, tornerà il 28 alla guida del 31°). A Giulianova arriverà l’ufficialità della morte il 30 giugno 1916.
Il suo nominativo compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide dei caduti del Duomo di San Flaviano e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”.
3 le medaglie alla memoria del soldato giuliese: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta per ogni anno di guerra; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918 #primaguerramondiale #castelloni #sanmarco #giulianova