Nasce 19 marzo 1897, alle ore 17:30, nella casa posta in Via Retta, dal 35enne Flaviano e Pasqua Coticchia. Sarà l’Assessore anziano, Apollo Caravelli, a registrare il bambino alla presenza di due testimoni: Luigi Petrini, 21enne, scrivente e Raffaele Del Nunzio, 52enne, possidente.
Il 6 maggio 1916 viene giudicato idoneo al servizio di leva dal distretto militare di Teramo con le seguenti caratteristiche: alto 1,79 e torace 0,88; capelli castani e lisci, naso e mento regolare, occhi castani e colorito roseo, dentatura sana e cicatrice sulla fronte. Il 21 settembre viene chiamato alle armi e il 15 ottobre destinato al 3° Reggimento Artiglieria da Montagna. Il 1 novembre viene destinato alla 62° batteria da montagna – 5° Reggimento Artiglieria e il 3 marzo 1917 arriva in prima linea. Il 10 giugno, alle 5:15, iniziava la battaglia del Monte Ortigara (Altipiano di Asiago), tra attacchi e contrattacchi, tra il 10 e 30 giugno, l’artigliere Buonpadre cade ferito e fatto prigioniero dagli austroungarici. Al termine della battaglia gli italiani conteranno circa 30.000 uomini fuori combattimento, contro il 10.000 degli austroungarici. Il 26 luglio (giorno esatto, mentre per l’albo una generica data come giugno 1917), per le gravi ferite riportate in combattimento e le pessime condizioni di vita nel campo, l’artigliere Buonpadre muore nel campo di prigionia di “Franzenfenste”, Porta Lepozze, circondario Borgo nel Tirolo. Aveva 19 anni. Sarà il Cappellano militare del 1° Reggimento Schützen, Magnus Givre Wager, a redigere il verbale di morte e sepoltura alla presenza dei testimoni: Eugelbert Wanner, capopattuglia e Mosc Mart Steiner, Tenente. La comunicazione di morte al Comune di Giulianova arriverà il 18 maggio 1919.
Curiosità
Dalla fine degli anni ‘30, le sue spoglie, riposano nel Sacrario militare di Asiago, con la seguente scritta: Sold. Buonpadre Vincenzo 5° Art. Mont. 25 7 1917 (trascrizione 1916) Gallio “Di qui non si passa” 1936.
Il ricordo
Il suo nominativo compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide dei caduti del Duomo di San Flaviano e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”.
3 le medaglie alla memoria del soldato giuliese: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta per anno di guerra; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918