L’industria italiana del turismo con enorme fatica economica ed organizzativa si sta preparando ad una stagione impervia per limitare i danni del covid ed assicurare le vacanze degli italiani. Le dichiarazioni del ministro Speranza sono una doccia gelata per le aziende e per le aspettative di relax dei cittadini dopo il dramma del lock down. Gli imprenditori del settore rifiutano la logica di mero accomodamento nell’attesa delle provvidenze pubbliche e sono pronti a gestire le proprie responsabilità nello scenario post covid. Tutti i cittadini e le imprese nazionali sono soggetti alle medesime norme di sicurezza e prudenza. Discriminare tra italiani limitandone i movimenti tra regioni è antistorico, infantile e privo di logica. Abruzzi Socialturist, gestore del villaggio Salinello di Tortoreto e dell’hotel Aqua Montis di Rivisondoli esprime massimo sconcerto per le dichiarazioni del ministro.
La comunicazione del governo e la posizione del ministro della salute, Speranza, sugli spostamenti tra regioni all’interno del territorio nazionale, riportata oggi dalla stampa nazionale, è l’ennesimo infantile colpo di maglio alla timida e incerta ripresa delle attività economiche del paese. In particolare per il settore turistico la posizione assunta nelle ultime ore dal governo centrale è fonte di confusione e incupimento sia delle aziende, sia del pubblico di coloro che pure apprezzerebbero di potersi recare in vacanza in questo 2020.
Se sul piano umano è comprensibile che chiunque, investito di una specifica responsabilità tecnica, guardi a ogni cosa da quell’unica prospettiva, questo atteggiamento è inaccettabile dal massimo vertice politico della nazione cui, anche nel ruolo di responsabile di un singolo dicastero, compete l’obbligo di una visione globale di tutti gli interessi in gioco e delle prospettive future di tutti gli italiani. Pretendere oggi di piegare il ritorno, progressivo e prudente, alla normalità della vita dei cittadini e delle aziende per il narcisismo di un ministro o di una singola categoria di esperti, i virologi, è un danno esiziale a tutti gli italiani sia per il 2020, ma ancor più per gli anni futuri. Immaginare che aziende turistiche e cittadini che desiderano recarsi in vacanza possano programmare le loro azioni da un giorno all’altro in attesa che il ministro Speranza abbia le sue statistiche perfette come in un laboratorio è un’ottusa pretesa. Lasciare che le aziende del settore turistico ritornino nella cappa di depressione e inazione in attesa di pubbliche elargizioni è politicamente atto irresponsabile.
Abruzzi Socialturist esprime la sua ferma protesta contro la comunicazione del ministro Speranza che ritiene direttamente responsabile a questo punto dello sfascio economico in cui, sia pure per mera incompetenza e non per malizia, intende precipitare il settore industriale del turismo nazionale e la salute psichica degli italiani.
La Società invita il Presidente della Regione Abruzzo a far sentire forte la voce delle istituzioni regionali dichiarando il territorio abruzzese aperto a tutti gli italiani senza discriminazioni e altri vincoli rispetto alla normativa di sicurezza già deliberata e alla quale ogni azienda e cittadino responsabile si sta da settimane adeguando con ingente sforzo organizzativo ed economico.
Paolo Rubino Tortoreto, 23 maggio 2020