“La mia casa è il museo/ Il museo è casa mia”, sono state le parole chiave del terzo incontro di lunedì 15 giugno 2020, di “Musei in gioco…Tra arte e filosofia”, progetto ideato e curato da Lara Caccia docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Tra le mission dell’istituzione culturale calabrese, guidata dal direttore Vittorio Politano, c’è non solo quella di formare e educare allieve e allievi al Patrimonio artistico-culturale, ma anche quella di stringere e rinforzare il legame tra le istituzioni, i professionisti e le realtà artistiche con tutto il territorio nazionale, ecco perché al lungo e affilato intervento dell’ospite principale, Anna Cipparrone, figura nota del settore, si è aggiunta, sul tema della restituzione di contesti attraverso il supporto della tecnologia digitale, una breve ma preziosa sollecitazione di Silvia Burini, docente di Storia dell’Arte Contemporanea russa all’Università Cà Foscari di Venezia.
Il curriculum di studi e l’articolata esperienza maturata da Anna Cipparrone è tra i più aggiornati e approfonditi in Calabria, storica dell’arte, direttrice del Museo multimediale Consentia Itinera, Consigliera regionale ICOM, e non da ultimo, membro della Commissione Nazionale per il Sistema Museale Nazionale, Cipparrone attraverso un linguaggio tecnico ma empatico, ha animato la discussione del pomeriggio di lunedì, toccando più punti del complesso settore dell’arte: il valore dell’esperienza di visita, l’emergere di una carenza di professionisti, la funzione del museo e la sua ricerca continua di definizione (è notizia di queste settimane, quanto la definizione sostenuta dalla Convenzione di Faro è di nuovo messa in discussione e la ratifica ulteriormente rimandata) .
Molti i casi – studio portati all’attenzione durante la terza webinar sulla piattaforma meet, e molte le testimonianze del suo lavoro, tra cui quella di MAM (Museo delle Arti e dei Mestieri), di Museum Children Ebook, per finire con l’esperimento recente del Museo Multimediale Consentia Itinera, che aveva visto più di 5 mila visitatori nei soli primi tre mesi dall’apertura, nel 2017.
Cipparrone ha sollevato la polvere di questo settore, facendo leva sulle numerose opportunità di crescita professionale e umana, ma senza nascondere le carenze, i limiti e le sfide che studentesse e studenti devono affrontare per raggiungere le competenze necessarie per svolgere al meglio, e con le responsabilità che questo comporta, un mestiere sempre da costruire come quello dello storico dell’arte, del critico, del dirigente museale..
È anche emerso dal suo discorso quanto all’idea consunta di “didattica” vada invece associata quella più complessa di un’“educazione”, che racchiuda concetti come “inclusione”, “cura”, “attenzione per i diritti umani”. Ha poi evidenziato come il museo rischi sempre di essere percepito come una realtà distante dalla quotidianità, ecco perché nella stessa città di Cosenza ha personalmente attivato il progetto #vicinidimuseo. Lo scopo è avvicinare e far conoscere attraverso il proprio Patrimonio anche le comuni radici culturali. Al cuore del semplice cittadino, del visitatore o dello studente, c’è un museo luogo da vivere e da sentire come “casa” propria. Ma non sempre la propria casa è un posto ideale dove crescere, allora ecco che il museo deve e può prendersi carico di questo compito e farsi “casa”, luogo cioè, dove nutrire le speranze per una costruzione autentica del futuro dei nostri allievi.
L’incontro è stato moderato dalle allieve, Erika Di Sole e Alessandra Chiarello, condotto dalla prof.ssa Anna de Fazio Siciliano insieme alla docente Lara Caccia.
Il prossimo appuntamento è per il 22 giugno. L’incontro, in collaborazione tra le associazioni Amica Sofia e Filò, vedrà la conduzione di Luca Zanetti dell’Università di Bologna, interverrà Chiara Pastorini, creatrice del progetto “Les petites Lumières”, di Parigi.