Carmine Di Giallorenzo, morto a Fontaniva (Padova) e seppellito a Giulianova.

di Walter De Berardinis
Nasce a Giulianova il 15 gennaio 1898, alle ore 2:00, dal 34enne Antonio e Addolorata Cardelli. Il giorno successivo sarà Apollo Caravelli, Assessore anziano, a registrare il bambino alla presenza di due testimoni: Emidio Paolone, 45enne, impiegato e Raffaele Del Nunzio, 54enne, possidente. La famiglia era composta anche da: Giuseppina (1896, poi sposata con Domenico Piccioni di Mosciano Sant’Angelo); Marco (1900, poi sposato con Teresa Biondi di Mosciano Sant’Angelo), Loreta (1904, morta a Leonessa nel 1932 presso il monastero di San Giovanni Evangelista, era una suora (Clarisse), Alfonso (sposato con Luigia Acoleo nativa di Castel Franco Veneto ed era la direttrice (bachi da seta) del Convento), Giuseppe (sposato con Marcella Lunari) e Pierino (sposato con la maestra di Mosciano Oliva Marchetti).
Il 19 gennaio 1917 viene giudicato idoneo al servizio dal distretto militare di Teramo e il 26 febbraio chiamato alle armi. Il 15 marzo giunge al 2° Reggimento Genio zappatori di Bologna e il 31 luglio entra in prima linea con la 110° compagnia. Sarà destinato allo scavo di trincee e trasporto materiale per la costruzione di strade e posizioni delle prime linee. Agli inizi del 1918, gravemente ammalato, viene ricoverato all’ospedale da campo numero 0167 (solo 100 posti letto) della 6ª compagnia di sanità (Bologna) nel territorio del Comune di Fontaniva (Padova).
La morte

Il 5 maggio 1918, alle 17,15, per broncopolmonite tubercolare, muore all’età di 20 anni. A redigere il verbale di morte sarà il Tenente dell’amministrazione del campo, Fernando Mazzolini, alla presenza dei testimoni: il Tenente medico, dott. Gaspare Di Benedetto; il direttore medico, dott. Filomeno Di Tullio; Carlo Panfili e Alfonso Nori, entrambi soldati. Sepolto nel locale cimitero di Fontaniva, verrà dissepolto e riportato a Giulianova alla fine degli anni ’20. Oggi riposa nella parte monumentale del cimitero giuliese. Essendo l’unico soldato giuliese della Prima Guerra Mondiale, sepolto in un loculo pubblico (altri caduti sono nelle cappelle private di famiglia), abbiamo chiesto all’Assessore

Federico Taralli

di porre un vincolo come testimonianza storica in ricordo degli oltre 150 caduti giuliesi nella Grande Guerra.

Il nominativo compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide dei caduti di Giulianova e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”.
3 le medaglie alla memoria: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta per ogni anno di guerra; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918 #primaguerramondiale #giulianova #fontaniva