Luigi Marà, il marinaio giuliese morto nell’ospedale marittimo di Venezia.

Nasce a Giulianova il 24 aprile 1888, alle ore 11,30, nella casa posta in Via Marina al numero 9, dal 30enne Savino (industrioso) e Annadomenica Rossi. Il 26 aprile sarà il Sindaco, Francesco Ciafardoni, a registrare il bambino alla presenza di due testimoni: Emidio Paolone, 35enne, benestante e Achille Nanni, 40enne, anche lui benestante.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, già arruolato nella Regia Marina Militare nel 1908, viene richiamato dal Compartimento Marittimo di Ancona.
Probabilmente, per una convalescenza o permesso, torna a Giulianova il 27 dicembre 1917 per unirsi in matrimonio con la giuliese Giuseppina Amalia Elvira Mosciano (figlia di Emidio e Lucia D’Antonio). Un matrimonio preceduto dalla perdita del fratello della sposa, Camillo Mosciano, morto il 19 giugno 1917 sul Monte Zebio in combattimento. I testimoni degli sposi: Quintino Cittadini, 28enne, commerciante e Francesco Marà, 49enne, pescatore.
Il 23 marzo 1919, per malattia, alle ore 8:20, nell’ospedale militare marittimo di riserva numero 1 di Venezia, muore all’età di 31 anni.
Il nominativo compare nell’Albo d’Oro nazionale dei militari italiani caduti nella Grande Guerra, sulla lapide dei caduti di Giulianova del Duomo di San Flaviano, nella lapide dei caduti del mare in Piazza Dalmazia e nel libro di Francesco Manocchia “I Salmi della Patria”. Non verrà menzionato nella lapide di Piazza Dalmazia.
3 le medaglie alla memoria: Guerra italo-austriaca 1915-1918 o “coniata nel bronzo nemico” e relativa barretta per ogni anno di guerra; A ricordo della Guerra Europea o Interalleata della Vittoria e la Commemorativa a ricordo dell’unità d’Italia 1848-1918 #primaguerramondiale #giulianova #venezia