COMUNICATO DEL 23.07.2020 di Valentina Tini
Buongiorno innanzitutto.
Vi ringrazio per essere qui stamattina ed a Voi affido oggi un messaggio che contiene tutta la sofferenza ed amarezza per una decisione che mai avrei pensato di dover assumere, quantomeno in questi termini; la frase “indebite pressioni” è stata utilizzata per lanciare un forte grido di allarme politico e far comprendere a tutti il mio stato di sofferenza all’interno di questa compagine.
Questa conferenza stampa mi è utile per fare chiarezza sul percorso che ha condotto questa compagine amministrativa, e di conseguenza la sottoscritta, fino a qui.
Sono stata eletta nel 2016 convinta di sostenere un progetto utile alla comunità di Castellalto, 396 cittadini mi hanno onorato con il loro voto, un orgoglio, ma anche una grande responsabilità essere eletta come 3° di lista.
Ho costruito faticosamente la mia strada politica, priva da qualsiasi esperienza di amministrazione pubblica, ho studiato, ascoltato, imparato ed agito sempre e comunque con il bene comune sentendomi un riferimento per tutta la comunità di Castellalto.
Credevo di poter dare il mio contributo e sin da subito ho inteso amministrare in mezzo alla gente, passando le mie giornate in comune e lungo le vie del paese, confrontandomi con i cittadini e cercando di raccogliere le loro opinioni al fine di svolgere al meglio il mio ruolo.
La mia esperienza come assessore, è durata circa 2 anni durante i quali mi sono impegnata su tematiche relative l’ambiente la gestione dei rifiuti e anche di sicurezza sul territorio portando avanti iniziative concrete e impegni in linea con il programma elettorale presentato nel 2016.
Ho inteso il mio ruolo come al servizio della comunità, cercando sempre l’ascolto ma allo stesso tempo assumendo le necessarie decisioni.
Purtroppo quasi dall’inizio il Sindaco ha dimostrato la sua propensione a non essere leader di una squadra ma uomo solo al comando abituato a non avere confronto e dialogo competitivo e costruttivo con i suoi collaboratori ma solo rapporti di subordinazione.
I nostri rapporti hanno iniziato ad incrinarsi a poco più di un anno dalle elezioni poiché , avendo la delega all’ambiente, ero impegnata affinché il servizio della raccolta differenziata ,regolarmente appaltato, venisse garantito per tutte le utenze del nostro comune, visto che in quel tempo la raccolta dei rifiuti non era puntuale e corretta, nonostante l’Amministrazione pagasse regolarmente il canone concordato.
Da quel momento in poi, si sono susseguite tutta una serie di confronti anche relativi ad altre scelte politiche e amministrative fino al rimpasto di giunta fatto a maggio 2018 che è coinciso con il ritiro delle mie deleghe.
La revoca delle deleghe mi fu fatta perché, a dire del Sindaco, avevo disatteso le decisioni del gruppo di maggioranza; ovvero a seguito di una riunione avvenuta a Febbraio 2018 mi rifiutavo categoricamente di firmare un verbale già redatto, questo non rientra assolutamente nel mia concezione di democrazia partecipata. Tuttavia all’interno del predetto verbale, veniva espressamente scritto che in Castelnuovo Vomano si sarebbe dovuto realizzare un centro di raccolta dei rifiuti (Isola Ecologica) gestito direttamente dal comune. Una scelta a mio parere illogica ed assolutamente anticonveniente per l’Amministrazione visto il canone di affitto che si sarebbe dovuto pagare a MOTE.
Ho sempre ritenuto che si sarebbe dovuto lavorare per abbassare la tassa sui rifiuti corrisposta dai cittadini (TARI) perché vi erano tutte le condizioni per farlo, e non cercare di aumentarle.
Aggiungo, inoltre, che la mia tesi sostenuta sull’antieconomicità e sia sulla non fattibilità del progetto, sono state confermata anche pareri del responsabile del IV settore (per l’economicità) e sia dagli uffici della regione abruzzo (per la fattibilità).
La mancata firma di quel verbale comportò ahimè da subito una serie di pressioni politiche nei miei confronti, perché per questo Sindaco era inconcepibile aver trovato qualcuno che si opponeva al suo volere.
Dal ritiro dell’incarico da Assessore ho continuato, per circa 2 anni, ad avere atteggiamento costruttivo e rispettoso, soprattutto per rispetto verso i cittadini. Lasciare la maggioranza solo per il ritiro delle deleghe sarebbe potuto apparire come un capriccio per la mancanza della così detta “poltrona”.
Per me non è mai stato così! Tuttavia il perdurare dell’atteggiamento del sindaco nei miei confronti, ha determinato la mia esclusione di fatto da questa maggioranza, inducendo il resto del gruppo, nonostante gli ottimi rapporti personali, ad avallare le sue posizioni ostracizzanti.
Non ho più avuto conoscenza di fatto delle decisioni assunte: l’emergenza COVID ha solo rimandato questa mia decisione ma, fortunatamente, ne ha conclamato in maniera palese le scelte.
Una consigliera, che dovrebbe ritenersi fino a prova contraria di maggioranza, costretta a fare accesso agli atti per conoscere lo stato dell’arte dell’azione amministrativa, dovendo arrivare addirittura a chiedere l’intervento della Prefettura solo per far valere un proprio diritto sancito dalla legge.
Abbiamo purtroppo un sindaco più preso dalle dinamiche politiche sovracomunali che dalle necessità del nostro comune: nonostante tutto nemmeno questo impegno di carattere provinciale ha determinato migliori sorti per il nostro comune, vedasi le numerosissime problematiche irrisolte sul territorio di competenza della provincia nonostante il pluriennale scranno occupato nell’assise provinciale, a partire dall’annosa questione del ponte sul Vomano e dal pessimo stato delle strade provinciali, per poi arrivare alle competenze a livello comunale come la ricostruzione del Polifunzionale, la Pista Ciclabile sempre in Castelnuovo Vomano, gli alloggi popolari di Castellalto nonché la realizzazione di aree verdi su alcune zone del territorio.
E’ storia che allorquando si è trattato di eleggere un consigliere Provinciale, essendo la mia candidatura in ballottaggio con quella del Sindaco DI MARCO, per il bene del nostro territorio e dei cittadini che vi appartengono, mi sono fatta da parte, ritenendo che la sua esperienza politica pluriennale potesse portare benefici ai cittadini di Castellalto, ma mi sbagliavo.
Alla luce di tutto questo sono costretta a collocarmi di lato all’amministrazione, fuori dal suo perimetro della compagine che mi ha visto eletta e assessore nel 2016. Non mi considero consigliera di opposizione: con tutto il rispetto per i colleghi 4 anni fa non ho sposato il loro progetto.
Ma, alla luce dei fatti, ho sposato un progetto che oggi si sta piano piano rivelando fallimentare e quindi non posso continuare a farne parte, ancor più dopo essere stata messa fuori dalla porta.
Da oggi, formalmente, non sarò più parte della nostra ex squadra ma sarò in tribuna a guardare, a giocare un’altra partita, pronta a sostenere le scelte che riterrò giuste per Castellalto e ad osteggiare senza se e senza ma quello che riterrò essere sbagliato ma solo ed esclusivamente per il bene del territorio , e non accetto e non consento che questa mia decisone venga strumentalizzata e/o fatta passare come una “mossa” politica in previsione delle prossime elezioni comunali.
Questo per me è l’inizio di un nuovo percorso politico ed è mia ferma intenzione portare la politica vicina alla gente, da oggi, attraverso i canali social ed in particolare la mia pagina Facebook renderò partecipe tutta la comunità delle scelte che l’amministrazione intenderà compiere comparandone costi e benefici affinché tutti siano in grado di esprimere un giudizio sull’operato di questa maggioranza. Gli atti saranno pubblicati in nome della reale trasparenza amministrativa. Grazie.
Valentina Tini, già consigliere comunale a Castellalto.