Giulianova. Si svolgeranno giovedì, 9 luglio, alle ore 10,00, presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, i funerali dell’ex calciatore e allenatore giuliese, Pietro Capoccioni. Aveva 83 anni, lascia i nipoti Tonino e Paolo. La camera ardente è stata allestita presso la Casa funeraria Gerardini in Via Prato 21/D (dalle 8,00 alle 20,00).
Riproponiamo il profilo di Pietro Capoccioni scritto da Cesare Marcello Conte, poi pubblicato nel libro “Il calcio a Giulianova dalle origini al 1960 – storia, eventi e personaggi”, con il contributo di Sandro Galantini e Walter De Berardinis, edito dalla Paolo De Siena Editore di Pescara nel 2004
Nato a Giulianova il 10 gennaio 1937.
Inizia nelle giovanili del Giulianova nel 1954. Esordisce in prima squadra il 6 ottobre 1957. Partito per il servizio militare, nel 1957-58 gioca nel Pavia nel torneo di Eccellenza.
Rientrato a Giulianova, nel 1960 vince il campionato d’Eccellenza, dopo uno spareggio con la Torrese a Pescara. Passa, quindi, al Sulmona, dove gioca due campionati, per andare, poi, a Teramo, dove resta due anni.
Passa alla Cavese, dove rimane dal 1966 al 1968, per andare poi all’Atri, come giocatore-allenatore. Nel 1970-71 ad Orte e, nel 1971-72, a Lettomanoppello, sempre come allenatore-giocatore, e qui conclude la sua attività agonistica, continuando quella di allenatore.
Ricordi, aneddoti, fatti curiosi:
“Quando, io e Federico Olivieri, giocavamo insieme a Sulmona, ci trovammo in trasferta a Molfetta. Per un malore dell’arbitro designato, la direzione dell’incontro fu affidata a tale Zazà di Moffetta. I tempi di attesa spostarono notevolmente l’ora di inizio dell’incontro, che minacciava di terminare nel buio. Federico Olivieri, approfittando della ormai scarsissima visibilità, si avvicinò alla panchina, rubò un pallone, e corse a segnare un gol che fu convalidato, tra le proteste dei tifosi locali.