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VENEZIA – Nonostante le difficoltà create dal Coronavirus, Arte Laguna Prize non si ferma ed annuncia online i quattro vincitori assoluti della 14^ edizione.
Tra le opere dei 120 finalisti, scelte tra oltre 10.113 opere candidate da settembre a dicembre 2019, la giuria internazionale presieduta da Igor Zanti ha individuato i quattro vincitori assoluti che si aggiudicano i premi in denaro da 10.000 euro ciascuno, per un totale di 40.000 euro. Un riconoscimento importante, soprattutto in tempi di crisi, che ha l’obiettivo di sostenere i talenti e permettere agli artisti di investire sulla propria carriera. L’arte come punto di ripartenza da cui attingere per superare il difficile periodo che il mondo intero si è trovato ad affrontare.
La proclamazione ufficiale è avvenuta durante un incontro sulla piattaforma Zoom che ha coinvolto i 120 finalisti, in trepidante attesa di scoprire in diretta i nomi dei vincitori. Per le sezioni di pittura e fotografia i giurati Erin Dziedzic, capo curatore presso il Kemper Museum of Contemporary Art in Kansas City (Missouri) e Zhao Li, professore alla Central Academy of Fine Art di Pechino e curatore del Padiglione Cinese alla 53. Biennale di Venezia hanno deciso di premiare l’artista spagnola Belén Mazuecos (Granada, 1978 – 42 anni) con l’opera Fragile artist: Handle with care II (2017).
L’opera è stata scelta per il suo approccio contemporaneo, che tratta molti temi universali che stanno accadendo nel mondo e in particolare nel mondo degli artisti; un progetto che la giuria ha ritenuto molto interessante in quanto rappresenta le difficoltà di essere un artista, soprattutto al giorno d’oggi. L’opera funge da pretesto per costruire una metafora di ciò che accade nel mondo dell’arte, evidenziando le complessità di un ecosistema estremamente fragile.
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La giuria delle sezioni di scultura e installazione, land art e urban art composta da Riccardo Passoni, direttore della Galleria d’Arte Moderna di Torino e Vasili Tsereteli, direttore presso il Moscow Museum of Modern Art premia l’israeliano Moshe Vollach (Tel Aviv, 1958 – 62 anni) con il suo progetto di arte ambientale 31 cubes (2016).
L’artista viene premiato per il suo approccio ossimorico verso la land art, che ha dato vita ad un’opera molto poetica, basata sull’idea di contrasto e su come gli elementi naturali possano lavorare insieme per trasformare l’opera d’arte: una stringa di 61 cubi di ghiaccio di dimensioni identiche posti nel deserto in una calda giornata estiva, di cui viene documentato lo scioglimento. L’opera indaga il rapporto tra spazio e materia, trattando temi come il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacci e la desertificazione.
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Per le sezioni di video arte, arte virtuale, grafica digitale e performance, Iwona Blazwick, direttrice della Whitechapel Gallery di Londra e Valentino Catricalà, curatore d’arte contemporanea e direttore sezione Arte Maker Faire – The European Edition hanno scelto di premiare il film di animazione Cloud of the Unknown (2019) dell’artista cinese Gao Yuan (Kunming, 1986 – 34 anni). L’artista è stata molto apprezzata dalla giuria per la sua abilità nello sfruttare le nuove tecnologie per creare un’estetica e uno stile che hanno grande bellezza e inventiva. Attraverso l’animazione dei fotogrammi dipinti a mano dall’artista stessa, viene messa in scena un’opera dal forte sapore esistenziale che riflette sulla natura dello stare al mondo.
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La giuria della sezione Art Design composta da Karel Boonzaaijer, designer, architetto e docente presso l’Università di Scienze Applicate di Aquisgrana e Aldo Cibic, nome fondamentale del design made in Italy nel mondo, ha deciso di premiare Frankenstein’s Bride (2013) del designer sloveno Primoz Jeza (Kranj, 1968 – 52 anni). Frankenstein’s Bride è uno spazio di lavoro versatile e modulare composto da diversi elementi cromatici, un tavolo contemporaneo che può essere adattato per ogni situazione della vita reale.
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La mostra dei finalisti della 14^ edizione, rimandata a causa del Coronavirus, aprirà al pubblico dal 13 marzo al 5 aprile 2021 all’Arsenale Nord di Venezia assieme ai finalisti della 15^ edizione, per la quale le iscrizioni sono in corso. Due edizioni di artisti finalisti esporranno in un evento unico con più di 200 opere provenienti da tutto il mondo, un’occasione immancabile per immergersi nell’arte contemporanea internazionale.
Inoltre, i vincitori assoluti della 14^ edizione, assieme ai vincitori di tutte le 15 edizioni di Arte Laguna Prize, voleranno a Mosca nell’estate del 2021 per partecipare alla mostra collettiva presso il MMOMA – Moscow Museum of Modern Art.