Abruzzo. CNA: “Cura Italia” e “Liquidità”, Abruzzo verso quota 25mila imprese finanziate

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Il presidente Cna: la Regione sostenga con misure mirate l’esigenza di ripartire del nostro sistema produttivo

«La lettura dei dati – commenta così il presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Saraceni – conferma uno scenario che già le scorse settimane avevano messo in evidenza: la fortissima esigenza di liquidità che viene dalle aziende abruzzesi, alle prese con i gravissimi problemi determinati dall’emergenza Covid su produzioni, fatturati, occupazione. Un quadro che i finanziamenti legati alle misure del Governo, concepite soprattutto come sostegno nel momento di crisi più acuto, non possono sostenere più di tanto. Misure che, in ragione delle regole per l’accesso fissate, con paletti legati al fatturato, hanno di fatto estromesso automaticamente dalla possibilità di accesso una platea sterminata di micro imprese, che adesso chiede interventi a suo favore». Da qui, sempre a detta della Cna, l’esigenza ora di integrare con altre misure, le iniziative di sostegno a imprese che, dopo il “ristoro”, hanno esigenze di rilancio: e che nello stesso tempo aprirebbero le porte a chi sin qui ne è stato escluso dagli istituti di credito.

La Cna chiede così che sia ora la Regione a sostenere con forza questa esigenza, come conferma Saraceni: «Lo stesso comitato tecnico- scientifico, voluto dalla Regione per coordinare le misure a sostegno della ripresa, ha indicato tra gli strumenti da mettere in campo il micro credito “per start-up e soggetti non bancabili”, oltre a un consistente sostegno ai Confidi per la garanzia da offrire alle imprese che chiedono finanziamenti alle banche. D’altra parte, su questi stessi temi si è espresso, con grande chiarezza e con una proposta unitaria inviata alla Giunta Marsilio, un fronte molto ampio di associazioni d’impresa e sindacati, compatto nel chiedere misure di sostegno a favore del sistema produttivo».