L’esposizione “La guerra civile nell’Abruzzo teramano nelle opere di Renato Coccia”, organizzata dalla Fondazione Pasquale Celommi in collaborazione con il Comune di Civitella del Tronto, inaugurata in data 11 luglio 2020, ha riscosso grande successo e interesse del pubblico. La mostra è visitabile fino al 13 settembre 2020, nel rispetto delle normative vigenti preventive per la gestione dell’emergenza Covid-19.
La mostra articolata in quattro sezioni (Assedio della fortezza; Scene di scontri, assalti e saccheggi; Profili di briganti, individuali e di gruppo; Scene di briganti e legittimisti assassinati o fucilati) si compone di 62 opere, donate dalla famiglia Coccia-Macrini di Genova alla Fondazione. Le raffigurazioni, con oggetto il brigantaggio teramano degli anni 1860-1861, scandiscono il vissuto umano, l’orrore e la resistenza alla guerra fino alla resa dell’ultima guarnigione borbonica: la Fortezza di Civitella del Tronto. Le opere hanno un grande valore documentale, in quanto consentono di apprendere un mondo dimenticato dalla grande Storia. Sul brigantaggio e sull’assedio della fortezza abbiamo scarse tracce iconografiche, ma grazie all’accurata ricerca negli oli e nei disegni di Renato Coccia è possibile ricostruire idealmente i volti, le figure, l’abbigliamento, il contesto naturale e storico in cui si collocano personaggi e vicende reali. Le scene denunciano la condizione di disfacimento in cui versava lo stato borbonico durante il Regno delle Due Sicilie e in seguito al crollo causato della spedizione dei Mille. Durante la campagna militare del regno meridionale risaltò la resistenza da parte della Fortezza di Civitella del Tronto all’assedio dell’esercito piemontese, che si protrasse fino al 20 marzo 1861, quando la Fortezza di Gaeta si era già arresa il 13 febbraio 1961, con la conseguente proclamazione del Regno d’Italia, il 17 marzo 1861.
Il critico d’arte Emidio Di Carlo scrive quanto segue dell’operato dell’artista “…le opere che formano la Collezione tematica su ‘La Guerra Civile nell’Abruzzo teramano, 1860-1861’, non entrano in sordina poiché costituiscono una preziosa documentazione rispetto a quella pur rara esistente cartacea. […] Renato Coccia costruisce e ricostruisce. Oggi, le nuove generazioni possono ammirare la fortezza cantata da Ercole Bonanni e Renato Coccia, possono entrare a Civitella del Tronto, viverla, rileggerla alla luce del ‘luminoso’ passato. […] Renato Coccia, quindi, è un vessillifero di libertà contro le barbarie della guerra.”
Luogo: Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto; Orari di visita: 10:00 – 20:00 (luglio-agosto); 10:00 – 18:00 (settembre) – ultimi ingressi consigliati fino a un’ora prima della chiusura. Info: 3208424540