Cultura & Società, Dalla parte delle donne, In rilievo

Montorio al Vomano. “IL MIO UNICO DESIDERIO E’ FARE MUSICA”. LA MONTORIESE CASADILEGO ALLA FINALE DI X FACTOR

di Pietro Serrani

Domani sera, su Sky, ci sarà la finale di X Factor, vediamo chi è Elisa Coclite, in arte Casadilego

 

«Il mio unico desiderio è fare bella musica, nient’altro». Così ripete la diciassettenne Elisa Coclite, in arte Casadilego, di Montorio al Vomano, ai tanti cronisti di testate giornalistiche nazionali che, in questo periodo, si affannano per farsi concedere un’intervista. «Studio e  faccio musica – continua la spontanea e disincantata Elisa, che frequenta  il Liceo linguistico “Giannina Milli” di Teramo – da quando sono piccola perché ho una passione, non per cercare il successo a tutti i costi». Già, una passione. Nasce tutto da qui. Da una passione musicale che scorre nel sangue, quasi secolare, “tramandata” di padre in figlio, iniziata col bisnonno paterno Berardo Coclite (1921-1989), il popolare “Vraddino”, il quale era componente polistrumentista dell’ultracentenaria Banda musicale locale (una vera istituzione la banda, da dove hanno iniziato a suonare quasi tutti i musicisti di Montorio). Una passione continuata col nonno paterno, Antonio (Tony) Coclite, già cantante dei Roll’s 33 e, poi, leader dei Romans, complesso musicale – così si chiamavano all’epoca le band – assai noto nei primi anni ’70, che aveva partecipato a varie manifestazioni televisive, quali il Festivalbar, Un disco per l’estate di Saint Vincent, piazzando i loro 45 giri ai primi posti nelle hit parade italiane. Passione proseguita, poi, con i suoi genitori. Il papà, Massimiliano Coclite, talento poliedrico, è pianista, cantante, compositore e arrangiatore. Insegnante di canto jazz presso alcuni conservatori italiani, ed è anche docente di pianoforte classico e jazz. Ha inciso vari lavori musicali e vanta collaborazioni con musicisti di livello internazionale. La mamma, invece, Alessia Martegiani, è una delle voci più apprezzate e richieste nel panorama musicale italiano. Ha studiato al DAMS di Bologna e in alcuni conservatori italiani. Ha seguito seminari e workshop sull’improvvisazione nel jazz ed è docente, a contratto, di canto jazz. Insieme col marito Massimiliano, e col batterista e percussionista Bruno Marcozzi (anch’egli montoriese), fa parte del progetto Trem Azul, gruppo con influenze e sonorità brasiliane, con il quale ha inciso vari dischi di brani originali e tenuto molte tournèe in tutt’Italia. Ha contribuito, infine, al suo amore per la musica anche il nonno materno, Vigliam Martegiani (il mitico “Pucci”, ex calciatore che militò in serie B tra gli anni ’50 e gli anni ’60, giocando contro Enrique Omar Sivori e Mané Garrincha (due noti fuoriclasse), attore teatrale non professionista (amicissimo dell’attore atriano Carlo Delle Piane), corista, vero animatore e mattatore di diverse iniziative a scopo benefico a favore della Fondazione Airc, passato purtroppo a miglior vita a causa del Covid-19, lo scorso 12 novembre ad Atri, proprio mentre Elisa – a sua insaputa – era in procinto di esibirsi per il terzo live di X Factor “Under donne” (la ferale notizia, cautamente, in un primo momento non è stata diffusa sui social in modo che non raggiungesse la nipotina a Milano per non far compromettere la sua prova canora). Ecco da dove nasce tutta la sua passione per la musica: sin da piccola, Casadilego, ha respirato aria e musica ed ha imparato prima a cantare e poi a parlare. Come quando, nel novembre 2013 – aveva solo 10 anni! – l’abbiamo ammirata, insieme con Federica Di Domenicantonio e Lorenzo Speca (componenti del Coro delle voci bianche Nisea di Teramo, diretti da Claudia Morelli), sul palcoscenico del Teatro Marruccino di Chieti, nell’interpretazione dei Tre Fanciulli ne Il Flauto Magico, la famosa opera lirica di Wolfang Amadeus Mozart. E in occasione della replica, che si tenne a L’Aquila in forma di concerto, il musicologo Francesco Sanvitale, che ormai non è più tra noi, all’epoca consulente dell’ ISA (Istituzione Sinfonica Abruzzese) per l’opera lirica e per i programmi inerenti la vocalità, elogiandoli disse compiaciuto: «Questi bambini sono eccezionali, neanche alla Scala si trova un trio di fanciulli così intonato e preciso». E dopo, ancora, l’abbiamo vista esibirsi con il bassista Lorenzo Marcozzi (cugino del batterista Bruno Marcozzi) che formavano l’Elisa Coclite Duo; oppure nel concerto che, alcuni anni fa, si tenne sulle montagne di Campo Imperatore (AQ): solo lei, la chitarra e la sua voce. Casadilego sa cantare, sa suonare e, soprattutto, sa emozionare. La sua carriera musicale è appena iniziata e l’amatissimo nonno “Pucci”, ora come allora, continuerà ad applaudirla dall’alto, come aveva sempre fatto, seduto in prima fila o davanti alla tivvù (la seguiva ovunque), col cuore in gola e con gli occhi lucidi pieni di emozione, che gli dava l’unica – e dolcissima – nipotina Elisa con la sua voce dai cinque timbri.

 

pietro.serrani@tin.it

 

Pubblicato già sul quotidiano La Città, di Teramo, del 9 dicembre 2020

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