IL 27 GENNAIO 1945 LE TRUPPE SOVIETICHE DELL’ARMATA ROSSA LIBERARONO AUSCHWITZ.
Il Circolo di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea partecipa alla celebrazione del “Giorno della Memoria”, istituito nel ricordo del 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche dell’Armata Rossa aprirono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia e liberarono gli ultimi prigionieri sopravvissuti allo sterminio nazista di Hitler. Più di 1 milione di persone morirono dal 1940 al 1945, solo in quel lager. L’Unione Sovietica, con i suoi 25 milioni di morti, è stata la principale artefice della sconfitta militare e politica del nazismo. Questa è la verità storica che qualcuno vorrebbe cancellare o vergognosamente modificare.
Quest’anno, a causa della pandemia, non si terranno molte delle consuete manifestazioni mentre altre cerimonie si svolgeranno in forma ristretta. Ma è fondamentale non dimenticare mai la nostra storia. Vogliamo ricordare i tanti luoghi di internamento e concentramento presenti anche in Provincia di Teramo, dove furono detenuti centinaia di cittadini: ebrei, zingari, cinesi, omosessuali, disabili, comunisti ed altri oppositori politici, nonché militari disertori dopo l’8 settembre 1943. Tra i vari campi di prigionia presenti nel nostro territorio rammentiamo quello di Teramo situato presso l’ex Caserma Mezzacapo nei pressi del Santuario della Madonna delle Grazie e quello di Isola del Gran Sasso collocato all’interno del Santuario di San Gabriele, requisito dalle autorità fasciste ai Padri Passionisti.
Ricordare è decisivo per non ripetere, per capire come tutto sia potuto succedere nell’indifferenza e nel consenso dei più, per evitare che di nuovo oggi l’indifferenza permetta il riemergere del razzismo, della xenofobia, dell’odio e della ricerca dell’uomo della provvidenza. Gli uomini della provvidenza hanno fatto danni enormi nel secolo scorso, ricordarlo aiuta ad evitare che tornino a farne oggi.
Non un solo giorno ma ogni momento per ricordare coloro che sono stati uccisi dalla barbarie nazifascista. Perché ebrei, rom, asociali, omosessuali, comunisti, disabili rischiavano di contaminare la purezza di un’inesistente “razza ariana”. Oggi come ieri c’è chi nega o sminuisce la shoah, c’è chi dimentica che l’anticomunismo fu col razzismo e l’antisemitismo il cuore della folle ideologia nazifascista. In nome di un revisionismo miserabile, si cerca di rivalutare anche pubblicamente quello che è stato e rimane il male assoluto. Verso l’uso della xenofobia e del razzismo come veicoli di raccolta di consenso non ci può essere alcuna giustificazione: è necessario rialzare la voce contro vecchi e nuovi fascismi, in nome di chi è morto, di chi ha disobbedito, di chi ha resistito. E non possiamo tralasciare i vergognosi tentativi di equiparazione tra comunismo e nazi-fascismo, perpetrati anche a livello istituzionale.
Rifondazione Comunista non dimentica il sacrificio dei deportati e di tutte le vittime del nazi-fascismo e continuerà ad onorarne la memoria per trasmettere il loro esempio alle nuove generazioni, per renderle consapevoli delle atroci vicende che hanno segnato il nostro passato, affinché restino scolpiti per sempre i valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo, la dignità dei popoli, la libertà e la pace, caratteri essenziali di ogni società democratica.
Mirko De Berardinis
Segretario cittadino PRC – SE Teramo