Festival della Piana del Cavaliere, la V edizione sbarca ad Orvieto
e si ispirerà al tema delle Coincidenze
La convenzione siglata con il Comune di Orvieto permetterà di realizzare gli spettacoli sia tra gli scorci più suggestivi della città, sia in luoghi di grande richiamo come la Piazza del Duomo e il Teatro Mancinelli. Inoltre, continueranno ad essere coinvolti i piccoli borghi che hanno segnato le edizioni passate del Festival, come Pereto in Abruzzo e Configni nel Lazio, a cui il comitato organizzativo ha sempre tenuto particolarmente, in virtù del forte impegno riservato al recupero dei piccoli borghi e dei territori limitrofi, che hanno la necessità di un coinvolgimento culturale che diviene, di conseguenza, anche spinta economica e sociale.
Siamo fiduciosi che i prossimi mesi segneranno una ripartenza per lo spettacolo dal vivo, messo a dura prova in questo ultimo anno, e che questa V edizione del Festival possa svolgersi senza gli impedimenti derivanti dall’emergenza sanitaria.
Come avvenuto per la scorsa edizione, continuare a credere nel progetto del Festival significa continuare a credere nella cultura e nei giovani che sono la reale potenzialità del nostro Paese.
Questa convinzione è il sostrato per un programma vario e di qualità ideato dalla direttrice artistica Anna Leonardi e da cui continua a muoversi con ferma convinzione il sostegno del nostro sponsor Aisico S.r.l. per volontà del suo amministratore delegato, l’ Ing. Stefano Calamani.
La tematica di questa V edizione del Festival verterà sul tema delle coincidenze, in concomitanza con due importanti anniversari della letteratura italiana celebrati proprio quest’anno: il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri avvenuta a Ravenna, suo luogo d’esilio, la notte tra il 13 e il 14 settembre 1321 e il centesimo anniversario della nascita di Leonardo Sciascia (1921-2021), uno dei maggiori intellettuali del secondo dopoguerra. Queste due ricorrenze daranno vita ad un progetto inedito che debutterà durante la programmazione del Festival e di cui diamo accenno attraverso le parole di Anna Leonardi:
“In un tessuto sociale e culturale, vivere e stare insieme agli altri non si sviluppa in un’unica direzione, ma si fonda su mille opportunità diverse, sperate, ricercate o casuali.
Ciò che è opposto e contrastante può voler ricercare l’altro e trovare delle vicinanze, dei punti di contatto. È irrefrenabile la casualità che ci porta a far coincidere le nostre esperienze e le nostre visioni del mondo anche con chi pensavamo ci fosse irrimediabilmente lontano.
Anche i confini del tempo vengono superati da queste coincidenze; secoli di distanza si ritrovano nello stesso giorno, letterature lontane diventano cultura presente.
È la coincidenza della coincidenza che ci stupisce. Il caso della sovrapposizione e le sovrapposizioni del caso”.