Controguerra. In occasione della solennità della Madonna dello Splendore di Giulianova, pubblico l’invito alla festa… del primo Ottocento! Nella speranza che si possa tornare presto a festeggiare ogni ricorrenza Si tratta di un documento della mia raccolta che illustra, con il linguaggio aulico del tempo, quali erano i divertimenti popolari più graditi: le corse degli asini, dei cavalli e nei sacchi, le bande musicali e i fuochi d’artificio.
Matteo Di Natale
“Oh! Che festa! Oh che festa!! E quando? Nel giorno quindici corrente, per l’anniversario del miracolo di nostra Signora dello Splendore. Venite, venite, correte a rompicollo. Che vedrete? Che troverete? Vedrete corse di asini, di cavalli spallati, d’uomini dentro i sacchi, di aspiranti al premio d’un gallo appeso sotto un secchio d’acqua. Più sentirete lo sconcerto di stridole bande musicali, e di voci giuliesi che canteranno la messa e l’oratorio del bravissimo Bruschelli. Come dopo tanti spettacoli del giorno passere la sera? La passerete a vedere due bellissimi fuochi d’artificio, belli quanto li fa sperare il valore di ciascuno; il primo di 35 carlini, il secondo di 4 ducati. Voi ridete! Il mio piacere è di farvi ridere di più. Celia a parte desidero di rivedervi. Cogliete l’occasione suddetta per venire in casa mia a passare qualche ora in allegria. In fra troverete gran cuore e vera amicizia”.