É vero, all’estero pochi sanno dove si trova l’Abruzzo, ma tutti conoscono L’Aquila, sia per il fatto che d’inverno è la cittá piú fredda d’Italia, sia per il Summit del G8 del 2009 con il presidente Usa Barack Obama e soprattutto per il terribile terremoto di tre mesi prima.
Per localizzare l’Abruzzo bisogna dire che si trova “a Est di Roma”, mentre si sa che L’Aquila è al centro d’Italia, ed ora al centro del lancio del secondo volume de “I Messaggeri d’Abruzzo nel Mondo“. La presentazione del nuovo libro del newyorkese Dom Serafini si terrá il 9 luglio 2021 alle ore 18:00 presso la Sala Rossa del Gran Sasso Science Institute (GSSI).
A presentare il nuovo libro saranno due aquilani doc ed un immigrato. I primi sono: Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, studioso di emigrazione, e Alessandro Pajewski, Knowledge and Technology Transfer al GSSI. L’immigrato da Roma, Milano e New York, é il giornalista Niccoló d’Aquino, che ha fatto dell’Aquila una delle sue residenze e spiegherá il motivo per aver scelto l’Abruzzo. Nel suo intervento incluso nel libro, Palmerini spiega che “C’è un altro Abruzzo fuori dall’Abruzzo, più grande di quello dentro i confini. Le stime più attendibili l’attestano certamente al di sopra di 1,3 milioni, dunque più degli abruzzesi che vivono nella regione”.
Il nuovo libro di Serafini, pubblicato da Edizioni Il Viandante raggruppa 100 personaggi di origini abruzzesi attualmente residenti in vari paesi del mondo. Si tratta di 100 personaggi che si vanno ad aggiungere ai primi 100 apparsi nel primo volume de “I Messaggeri”, uscito lo scorso luglio. Sono tutti personaggi che tornano in Abruzzo ogni domenica, seppur nella rubrica curata da Serafini da New York City per il quotidiano Il Messaggero, poi raccolti in un volume come quello che verrá presentato.
Dei 100 personaggi descritti nel secondo volume, 24 provengono dalla provincia dell’Aquila. I nomi ed i paesi di provenienza sono elencati sulla pagina Facebook del libro. Questi personaggi hanno poco a che fare con la vecchia emigrazione stile “valigia di cartone”, e invece molto con la piú attuale “fuga di cervelli”.
Per questo motivo il libro offre spunti che vanno oltra la semplice curiositá. I giovani potrebbero usarlo come riferimento per una possibile carriera all’estero e gli adulti regalarlo ai giovani per aiutarli ad indirizzarsi verso carriere di successo, in svariati campi, usando queste storie come riferimento e fonte di ispirazione.
Nelle foto, in senso orario:
Goffredo Palmerini, Alessandro Pajewski, copertina del libro, Niccoló d’Aquino