Cultura & Società, In rilievo

Il canto della Terra, il nuovo libro di Massimo Pizzingrilli a Martinsicuro

 

Domenica 4 luglio alle ore 21.30 a Villa Rosa di Martinsicuro (piazzetta lungomare Italia incrocio via Fregene) verrà presentato Il canto della Terra di Massimo Pizzingrilli, edito per Arsenio Edizioni. All’incontro, organizzato dal Comune di Martinsicuro in collaborazione con Arsenio Edizioni, interverranno il vicesindaco e assessore alla cultura Giuseppina Camaioni, l’editrice Valeria Di Felice, l’autore Massimo Pizzingrilli. Il reading sarà a cura di Gaia Dellisanti (attrice) e Frank Micucci (musicista e compositore).

Il Canto della Terra nasce dall’idea di un progetto sul Dantedì per l’Istituto Comprensivo Nereto-Sant’Omero-Torano Nuovo. E lo rimane. Il piccolo libro che presentiamo qui rimane un’opera in fieri, un progetto ancora sempre da completare. Esso traccia non tanto ciò che il libro dice, quanto ciò che ancora sempre rimane da dire oltre il già detto, è l’orizzonte che ci fa scoprire il mare in cui ci tuffiamo, ma anche il cielo che da esso si diparte. Esso si compone di due parti: La Visione di Dante e Il Canto del Villaggio. Le due parti corrispondono a due fasi che traggono ognuna a suo modo ispirazione dall’opera dantesca, la Divina Commedia, talvolta con interferenze da altri versi dello stesso autore, altre volte dalle opere di autori della storia della nostra letteratura.

 

Massimo Pizzingrilli nasce (1977) e cresce in quella che per lui rappresenta da sempre la buona zona di frontiera, la regione del limen, come la ama definire, tra il regno papalino (Ascoli Piceno) e il regno borbonico (Val Vibrata). Conclusa la sua esperienza liceale a Nereto, tra rivolte studentesche e ispirazioni intellettuali, si trasferisce prima a Bologna e poi a Vienna per intraprendere studi in filosofia e lettere. Infine trascorre diversi soggiorni, presso il Deutsches Literatur Archiv, sulle rive del Neckar, la regione di Holderlin e Schiller, approfondendo le sue ormai decennali ricerche su Paul Celan. Si sposta a Osnabruck per proseguire i suoi studi e viene chiamato prima dall’universitat e poi dalla Hochschule, dove oltre a sviluppare nuovi metodi di insegnamento e apprendimento delle lingue, dirige la progettazione internazionale europea e oltreoceano, con focus particolare sul business sociale e l’integrazione sotto i più disparati aspetti.

 

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