Torna il JOHN FANTE FESTIVAL “Il dio di mio padre”  Torricella Peligna (CH)19-20-21-22 agosto 2021 XVI edizione

ECCO IL PROGRAMMA

FANTE

Presentato questa mattina 9 agosto 2021 a Pescara nella sede del Consiglio Regionale il JOHN FANTE FESTIVAL “Il dio di mio padre” che giunto alla sua XVI edizione torna a Torricella Peligna in Abruzzo dal 19 al 22 agosto. Sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione il sindaco di Torricella Peligna Carmine Ficca, l’assessore Regione Abruzzo Daniele D’Amario e la direttrice del Festival Giovanna Di Lello. 

La manifestazione, fin dalla prima edizione, è organizzata dal Comune di Torricella Peligna per ricordare e omaggiare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), il cui padre Nicola era un muratore originario proprio di questo piccolo paese abruzzese.

Dopo un duro anno e mezzo di pandemia, la XVI edizione torna alla normalità con tutti gli eventi in presenza, e alle tre giornate canoniche si aggiunge una quarta che vuole in qualche modo compensare la programmazione ridotta dello scorso anno. Novità di quest’anno un servizio navetta che darà la possibilità al pubblico di giungere a Torricella Peligna per seguire il Festival (partendo da Pescara e passando per Lanciano), un gesto che vuole anche creare, nel territorio, un ponte virtuale tra la città e il borgo, la costa e l’entroterra, con la speranza che si trasformi ben presto in un dialogo aperto, duraturo e concreto per favorire la ripresa della regione in modo sostenibile e inclusivo.

Tra gli ospiti di questa edizione che compie sedici anni e che ha come tema il rapporto tra Fante e gli USA, Andrea Purgatori, Franco Arminio, Concita De Gregorio e l’americana Virginia Jewiss italianista della Yale University, traduttrice negli USA della scrittrice Premio Strega Melania Mazzuzzo e di Roberto Saviano, protagonista di un evento intitolato “Dante ringiovanito: La Divina Commedia per piccoli lettori” che nell’ambito delle celebrazioni dantesche di quest’anno aiuterà a focalizzare l’attenzione su Dante e i piccoli lettori per capire cosa vuol dire cogliere la bellezza di un testo complesso come la Divina Commedia sottoponendolo alla curiosità dei bambini, attraverso gli innumerevoli adattamenti italiani e statunitensi. Nella stessa sezione saranno presentate delle novità editoriali come il volume bilingue, italiano e inglese, La Divina Commedia in Fiaba, a cura di Fiorella Rotili Pasquini ed Emilio Pasquini, illustrato da Alessandro Sanna, e il volume Disney PaperDante, scritto da Augusto Macchetto e illustrato da Giada Perissinotto. Lungo il percorso a stelle e strisce che caratterizza questa edizione, il programma incrocerà lo sguardo di Stefano Luconi, uno dei massimi esperti italiani di storia degli Stati Uniti, e di Anna Camaiti Hostert, filosofa che vive tra l’Italia e gli Stati Uniti, a cui si aggiunge il punto di vista del giornalista Andrea Purgatori sull’attualità americana.

Numerosi gli eventi su Fante che permetteranno, come sempre, di approfondire temi legati alla sua opera e biografia. Saranno presentate quest’anno al Festival le ultime ricerche sullo scrittore originario di Torricella Peligna degli studiosi Luigi Mastrangelo (Università di Teramo), Elisa Bordin (Università Ca’ Foscari di Venezia) e Matteo Cacco (Università di Colonia). Si parlerà, inoltre, delle origini potentine della madre di Fante con Rosa Capoluongo e Paolo Albano, sarà raccontato come Arsenio D’Amato ha conciliato la sua passione letteraria per Fante e il mestiere di pizzaiolo con il suo “Dago Red” di Sant’Arsenio, nel salernitano, a due passi da Potenza, e cosa ha spinto Iole Cianciosi a dedicare una rubrica della rivista Formicaleone allo scrittore.

Tornano, come ogni anno, anche i premi. Quello che prende spunto dal personaggio di Arturo Bandini rivolto agli esordienti – il Premio John Fante Opera Prima – con i tre finalisti: Alice Urciuolo, Barbara Frandino e Marcello Domini, il vincitore sarà annunciato sabato 21 agosto. E il Premio alla Carriera in collaborazione con la Cantina Contesa, che quest’anno sarà assegnato allo straordinario reporter e scrittore Fabrizio Gatti che, come afferma Melania Mazzucco, ha scritto «l’Odissea dei migranti del XXI secolo».

Numerose le occasioni di riflessione sul territorio abruzzese in diversi momenti del Festival, tra questi gli incontri con il poeta paesologo Franco Arminio, con gli scrittori Matteo Materazzo e Stefano Redaelli, e con le presentazioni di libri di fiabe antiche abruzzesi per adulti e bambini rieditate dalla casa editrice Radici o rielaborate da Laura e Anna Bongiovanni per Il Viandante.

JOHN FANTE FESTIVAL “Il dio di mio padre” si inserisce nel progetto condiviso “Piazza Dante. #Festivalinrete” che unisce quarantaquattro Festival di approfondimento culturale italiani. Sostenuto dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche istituito dal Mibact, “Piazza Dante. #Festivalinrete” è una delle più importanti iniziative che nel 2021 renderanno omaggio a Dante Alighieri in occasione dei settecento anni dalla morte. Da nord a sud in un viaggio geografico e culturale che attraverserà tutte le regioni italiane toccando le grandi città e i piccoli centri, il progetto testimonia l’amore del nostro Paese per la straordinaria opera di Dante Alighieri, dando vita a un racconto tutto italiano che animerà le piazze (fisiche e virtuali: https://www.piazzadante.org/ ). Ogni festival proporrà all’interno della propria programmazione 2021 uno o più eventi dedicati a Dante, ideati e modulati secondo la propria vocazione, generando un programma variegato e differenziato ma condiviso. Il risultato è la creazione di una sinergia di proposte che permette di unire le esperienze dei tanti festival sparsi sulla Penisola e di creare un modello di condivisione e di “rete”. In questo ambito JOHN FANTE FESTIVAL “Il dio di mio padre” si occuperà della letteratura per bambini ispirata a Dante.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO
https://www.johnfante.org/programma-2021/?fbclid=IwAR2m54UCosjqb3vHQAdfS9Ej5QobcK_MsgHVB1Xt5wDV4QDnLpqJ5pwsdNA

“Cammini per Bunker Hill e scuoti il pugno per aria, ma io so a cosa stai pensando, Bandini. Sono gli stessi pensieri che ha avuto tuo padre prima di te, ed è come una sferzata in mezzo alla schiena, come un’esplosione nella testa. Non è colpa tua, ecco cosa pensi, tu sei nato povero, figlio di contadini miserabili, la tua città natale ti ha respinto perché eri povero, costringendoti ad andare ramingo per le strade di Los Angeles e, siccome sei povero, speri di scrivere un libro che ti faccia diventare ricco, così quelli che ti odiavano, laggiù nel Colorado, ti ameranno. Sei un vigliacco, Bandini, tradisci la tua anima e menti davanti a Cristo soffrente. Ecco perché scrivi, ecco perché sarebbe meglio che fossi morto.”  

Chiedi alla polvere – John Fante