Giulianova. La destra giuliese, magistralmente rappresentata dal sindaco, proprio non ce la fa a dichiarare la propria vicinanza ai lavoratori.
Nemmeno di fronte al volgare, vile, violento attacco fascista subito dalla CGIL.
Con un lungo comunicato, nel provare a giustificare il silenzio dell’amministrazione comunale sui fatti gravissimi di Roma, mette insieme le solite banalità ed una serie esilarante di supercazzole, come quella di non poter condannare l’oscena aggressione fascista alla sede della maggiore organizzazione sindacale del lavoro, né di esprimere solidarietà alla medesima organizzazione. Non può farlo per timore di sovrapporsi al Presidente del Consiglio e del Presidente della Repubblica, gli unici legittimati, secondo la divertente motivazione della destra, a pronunciarsi. Con buona pace del principio del pluralismo autonomistico sancito dall’art. 5 della Costituzione.
Saranno state probabilmente di difficile comprensione le argomentazioni poste da NOS-NOI nel rilevare lo sconcertante silenzio del governo locale sull’attacco eversivo e fascista di Roma. Tuttavia, un concetto era chiarissimo: quell’attacco rappresentava uno sfregio alla Costituzione, una aggressione all’architettura costituzionale della Repubblica, ed avrebbe dovuto essere stigmatizzato da ogni democratico e soprattutto da chi, giurando sulla Costituzione, è chiamato a guidare un fondamentale presidio della rappresentanza democratica, quale è il Comune.
Così non è stato e così continua a non essere.
Nessuna sorpresa, tuttavia. La destra è questa roba qui, incapace, come dimostra Giorgia Meloni, di dichiararsi antifascista; incapace, come dimostra Costantini, di condannare la violenza fascista e di esprimere vicinanza al mondo del lavoro.
Per quanto riguarda infine l’ombra del fondamentalismo di destra che si allungherebbe sul sindaco, nessun sospetto, solo certezze, se si pone mente al partito a cui ha aderito (Lega di Salvini), che ha fatto del fondamentalismo di destra e dell’integralismo la propria cifra distintiva.
Ad ogni buon conto, lasciamo il sindaco nella sua ombra, mentre NOS-NOI torneremo ad occuparci dei problemi irrisolti di Giulianova.
NOS-NOI GIULIANOVA