In rilievo, Teramo e Provincia

PD – Abruzzo: la notizia dell’assoluzione del rettore emerito dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, e dei professori Mauro Mattioli e Stefano Traini, ci riempie di gioia e di amarezza.

La notizia dell’assoluzione del rettore emerito dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, e con lui dei professori Mauro Mattioli e Stefano Traini, mi riempie di gioia e di amarezza.
Di gioia, perché si chiude, con la dichiarazione di insussistenza del fatto, una vicenda, quella del cosiddetto “doppio incarico” che aveva allungato ombre sull’attività professionale e sul valore umano di un uomo come Luciano D’Amico, che ha fatto di tutta la sua vita una manifestazione del valore della correttezza e dell’impegno. L’assoluzione piena, conferma non solo il valore dell’azione accademica, ma la statura di un uomo che, chiamato a mettere il suo tempo e la sua professionalità al servizio dell’interesse pubblico, aveva risposto senza indugi a quella chiamata.

Di amarezza, perché inevitabilmente gli anni assorbiti da questa vicenda, hanno visto sacrificate proprio quelle doti umane e professionali di Luciano D’Amico. Anni che si sarebbero potuti investire per la crescita e lo sviluppo dell’Abruzzo in tante direzioni, e ai quali guardo oggi come a quelli di una occasione perduta.
Da avvocato, da donna di legge, so quanto sia fondamentale il principio della Giustizia quale garante del controllo delle regole, ma so anche quanto i tempi di queste garanzie debbano conoscere ben altra velocità, anche riportando le valutazioni sulle indagini nelle mani dei procuratori.
Manola Di Pasquale
Presidente PD Abruzzo
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