Sedici installazioni per raccontare sedici storie di relazioni sperimentali: di vite che si incontrano ma che hanno sempre un nuovo segreto da svelare, una nuova parte di sé da scoprire. Sarà inaugurata giovedì 18, alle ore 18, la mostra di Barbara Uccelli, allestita nelle sale superiori del Museo delle Genti d’Abruzzo in via delle Caserme a Pescara. Un evento inserito all’interno del Fla – Festival di Libri e Altre Cose, che sarà aperto da un raffinato “Intervento d’artista” attraverso il quale Uccelli presenterà il suo libro “Le relazioni sperimentali”, edito da Morellini. La performance prevede l’interazione con sedici pannelli che prendono di ogni racconto un elemento simbolico e lo sublimano, in gesti, forme, parole.
La personale, che resterà aperta fino a domenica 5 dicembre, è stata curata da Mariano Cipollini: “La Uccelli – scrive il curatore – in lettura d’artista, realizza un intervento itinerante. Scompone simbolicamente i racconti del suo libro ripercorrendoli liberamente, utilizzando il meglio delle sue molteplici risorse espressive. Interpreta visivamente le sedici narrazioni che, di volta in volta, assumono valore cromatico riconsegnandoci una stesura narrativa aderente alla sua struttura di artista concettuale. Il percorso installativo e performativo permetterà agli spettatori, in contemporanea, di approfondire sia lo spessore narrativo delle storie raccontate nel libro che la caratura artistica che le contraddistingue”.
Si tratta di interventi ogni volta diversi, interpretazioni che rendono visivi i racconti cogliendone il nucleo concettuale. Alcuni pannelli saranno interattivi, allo spettatore sarà di fatto richiesto di “entrare” nell’installazione per animarla, per farla vivere, a volte compiendo solo semplici gesti.
“Si tratta di un evento e di una personali assolutamente particolari – sottolinea la direttrice della Fondazione Genti d’Abruzzo, Letizia Lizza – che interagiscono con lo stesso Museo delle Genti attraversandolo con senso di novità e vitalità. La contaminazione tra letteratura e arte che anima le installazioni di Barbara Uccelli è il segno, se vogliamo anche materiale, che la ripresa e la rinascita sono possibili, anche in questa fase ancora complessa, attraverso l’universalità della cultura, da sempre motore del Paese e anche del nostro territorio”.