“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. (Costituzione – XII Disposizione finale).
Con sentenza o “Nei casi straordinari di necessità e d’urgenza, il Governo … adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge …” (legge 645/52, art. 3)
La vergogna e l’infamia hanno macchiato il Consiglio comunale di Giulianova. La maggioranza di estrema destra che governa la città ha rigettato la mozione presentata dal gruppo consiliare de Il cittadino Governante. Una mozione con la quale si chiedeva di sostenere le ragioni dello scioglimento di Forza Nuova e di altre formazioni neofasciste.
Il provvedimento, che poggiava su quanto disposto dalla XII disposizione transitoria della Costituzione e sulle prescrizioni contenute nell’art. 3 della legge Scelba, prendeva avvio dagli inquietanti e violenti rigurgiti neofascisti che hanno segnato nei giorni scorsi in maniera orribile il nostro Paese.
Costantini ed i suoi sodali, pur di non votare la mozione, hanno fatto ricorso al più prevedibile e patetico espediente utilizzato sistematicamente dalla destra radicale, quando è chiamata a pronunciarsi sullo scioglimento di formazioni neofasciste: integrare la mozione con la richiesta di scioglimento di tutti i gruppi che ricorrono a metodi antidemocratici, compresi quelli anarchici e sovversivi, facendo emergere, così si legge in un comunicato, “in maniera chiara ed inequivocabile la condanna del Consiglio comunale di Giulianova nei confronti di tutte le organizzazioni politiche violente ed eversive, siano esse di destra o di sinistra”.
La destra estrema, quando si toccano i neo fascisti, reagisce così, pur di non rispettare ed attuare il principio costituzionale del divieto di riorganizzazione sotto qualsiasi forma del partito fascista, la butta in caciara. Parla di “sgambetti” e “trucchetti”, messi in atto da chi chiede la piena attuazione della Costituzione repubblicana ed antifascista. Con un linguaggio triviale, da furbetto di quart’ordine, passa sopra ogni richiesta che affermi la natura antifascista delle istituzioni democratiche.
Che tutto questo si sia consumato nella sede della rappresentanza popolare, dimostra ancora una volta come il tratto di questa destra radicale sia la vergogna e l’infamia, e di come essa sia oramai avvitata in una irreversibile spirale sempre più nera.
Mentre la destra giuliese nega di fatto la rilevanza della recrudescenza del fenomeno neofascista, a San Vito Chietino la violenza fascista si è ancora una volta abbattuta sulla CGIL, colpendo significativamente la sede della rappresentanza del lavoro e dei lavoratori.
Alla CGIL la solidarietà piena di NOS per gli attacchi subiti.
La drammatica frequenza con cui la violenza fascista si manifesta è la riprova più evidente che il Governo non può più attendere:
IMMEDIATO SCIOGLIMENTO DI FORZA NUOVA E DI OGNI ALTRA FORMAZIONE NEOFASCISTA!