In data odierna presso il Bar “Il San Matteo” di Teramo, si è tenuta
la conferenza stampa indetta da A.D.E.C.I. ITALIA, nella quale sono intervenuti diversi
organi di stampa, locali e nazionali, ai quali è stato riferito lo stato della vicenda concernente
la scrittrice Clara Terribile, vittima di una procedura esecutiva immobiliare pendente
avanti al Tribunale di Teramo, la quale vede sottoposta, ad espropriazione forzata,
l’abitazione di Mosciano Sant’Angelo.
In particolare, è stato riferito dagli Avv.ti D’Amico, Mauro e Michele, titolari dello
studio legale D’Amico specializzato in esecuzioni immobiliari, nonché, rispettivamente,
presidente e vicepresidente A.D.E.C.I. ITALIA, che l’asta prevista per il 16/12/2021 è stata
cautelativamente sospesa dal Giudice dell’Esecuzione di Teramo, Dott.ssa D’Ignazio.
Il provvedimento giudiziale è stato emesso a seguito di una Istanza, presentata dai
suddetti, “per l’estinzione della procedura esecutiva immobiliare per violazione dell’art. 38
TUB”.
A parere dei legali, il titolo che è alla base della espropriazione è contrastante con una
norma imperativa (nazionale ed europea) a tutela dell’accesso al credito nei mutui fondiari
(anche detti subprime), la quale vincola le banche ad erogare un finanziamento inferiore
all’80% del valore del bene offerto in ipoteca dai clienti, ciò al fine di tutelarli dai rischi
espoliativi insiti in tali contratti che non presentano ex ante sufficienti prospettive di effettiva
fattibilità e di buon esito, e la cui violazione determina la nullità del mutuo azionato, e
dunque la illegittimità della procedura esecutiva ai sensi dell’art. 1418 c.c.
In tale ottica A.D.E.C.I. ITALIA ha denunziato alla stampa la presenza di “un
meccanismo perverso” a livello regionale, nazionale e probabilmente anche europeo nel
sistema dell’accesso al credito.
Infatti, in sede di stipula dei mutui fondiari accade spesso le banche, abusando della
loro posizione dominante, sono in grado di sovra-stimare il valore effettivo del bene ipotecato
(c.d. valore cauzionale o, secondo la normativa regolamentare europea, il c.d. mortgage
lending value) con la conseguenza (del tutto illecita) di innalzare arbitrariamente il limite di
finanziabilità, e concedere – per ovvie ragioni di profitto – mutui con importi nettamente
superiori a quanto previsto dalla richiamata norma.
Orbene, per A.D.E.C.I. ITALIA tali contratti sono viziati da nullità, e le
procedure esecutive scaturenti da essi, radicalmente invalide.
E’ stato inoltre segnalato il problema della cartolarizzazione dei crediti che permette a
questi istituti speculatori finanziari di acquistare a bassissimi costi, crediti che segnatamente
utilizzano contro i mutuatari intervenendo nelle procedure esecutive immobiliari fino a
portarle all’estrema conseguenza della vendita del bene staggito. Sul punto A.D.E.C.I. ha
proposto una riforma radicale della cartolarizzazione affinché cessi il detto scandalo, ossia la
distruzione di interi patrimoni immobiliari realizzati dai clienti delle banche con enormi
sacrifici personali.
Il presidente di A.D.E.C.I. Avv. Mauro D’Amico, ha sottolineato inoltre che negli
ultimi sei mesi del 2020 le vendite all’asta sono cresciute del 63,5% e tale spaventoso
dato postula un’importante riflessione: se c’è un settore che la pandemia ha fatto
proliferare è quello delle aste immobiliari, che non coinvolge solo le abitazioni, ma anche
le strutture turistiche e persino gli ospedali privati e i conventi.
Da ultimo è stato segnalato che circa sedici milioni di italiani sono segnalati nelle
banche dati CRIF, CTC ed EXPERIAN, famigerate “blacklist” di cattivi pagatori, una follia
ulteriormente incrementata dal fatto che sei milioni di essi, hanno comunque regolarizzato la
propria posizione debitoria. Tale circostanza costituisce un grave all’economia del paese e fa
sorgere la tematica cruciale dell’abuso della segnalazione come cattivi pagatori, spesso
ingiustificata. Il presidente ha anche sottolineato che questo abuso non è normato da nessuna
legge italiana e non rientra nella Costituzione. E’ solo un patto tra gli esponenti dello
strapotere finanziario che decidono ciò che sia giusto fare per loro. “Ritengo” – ha concluso il
presidente di A.D.E.C.I. – “che questo sistema obsoleto e perverso sia tra le cause principali
che arreca danno all’intero sistema economico finanziario e nazionale”.
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