“I prossimi mesi saranno determinanti rispetto alle azioni che si svilupperanno in questo territorio negli anni futuri. E’ una “rifondazione delle Province” che può essere realizzata solo se abbattiamo gli steccati ideologici e se adottiamo una visione quanto più ampia e condivisa possibile. L’emergenza sanitaria non è finita; la nuova ondata pandemica per quanto meno invasiva sul piano della salute impone molta prudenza e certamente continuerà a produrre effetti negativi sull’economia mondiale e del Paese: questo Consiglio si troverà ad operare in un contesto sociale e produttivo in affanno investito di una responsabilità istituzionale che paragonabile solo a quanto accaduto dopo la seconda Guerra Mondiale” questo l’invito del presidente Di Bonaventura al Consiglio che si è insediato questa mattina e ha illustrato le “linee di mandato” per la presa d’atto.
Nel documento ci sono molti richiami alla stretta attualità – i progetti già finanziati con i fondi straordinari, quelli da programmare, la questione GST, la difesa del sistema acqua con il dissenso contro l’ipotesi di far confluire la società consortile Ruzzo, in una società unica regionale; la questione della mancata rappresentanza di genere in Consiglio – e una serie di obiettivi da raggiungere per la chiusura del mandato.
Mandato, quello del Presidente, che non coincide con quello del Consiglio: per una sfasatura dovuta alla legge Delrio e ai suoi regolamenti attuativi, Diego Di Bonaventura, oggi, ha varato il suo terzo Consiglio: Di Bonaventura termina il suo mandato di Sindaco a Notaresco a ottobre mentre il Consiglio uscito dalle urne del 18 dicembre scade nel 2023: “la testimonianza più evidente dei danni compiuti da legislatori frettolosi” ha sottolineato il Presidente.
Tutti confidano nella “controriforma” proposta dall’Upi e sulla quale c’è una larga convergenza sia nel Governo che nel Parlamento: tutti, Presidente e Consiglieri, si augurano che arrivi nelle prime settimane del 2022.
Come primo adempimento, dopo la convalida degli eletti, sono stati nominati i capigruppo: Gennarino di Lorenzo (consigliere uscente) per “La forza del Territorio per Diego Presidente”; Lanfranco Cardinale per “RenewTeramo” e Mauro Scarpantonio per la casa dei Comuni. Due consiglieri, Luca Pilotti e Lanfranco Cardinale, hanno partecipato in remoto.