Un pilota di rally, anche imprenditore e ingegnere, dopo aver importato dalla Spagna una innovativa categoria di auto da rally ne è diventato anche il costruttore ufficiale in Italia. Non solo, è già in fase di studio l’implementazione di un motore elettrico.
Si chiama Alfredo De Dominicis, teramano doc, che, pur continuando l’attività di pilota, si sta dedicando a questa nuova avventura tramite la sua azienda, Dedo Engineering.
La nuova categoria di auto è la N5, un prodotto assemblato con telaio e meccanica comune su scocche di diversi marchi automobilistici. Un’idea geniale, nata in Argentina, proseguita in Spagna e Australia e ora in grande sviluppo da noi, grazie anche all’Aci sport che ne ha consentito, con lungimiranza, l’omologazione.
De Dominicis, però, non si è limitato all’aspetto commerciale e sportivo e punta allo sviluppo tecnico e alla costruzione. È nata così la collaborazione con l’emiliana Tedak Racing di Reggio Emilia per i prototipi da competizione. Inoltre, le joint venture proseguono con realtà imprenditoriali d’Abruzzo.
«Il primo partner, in ordine di tempo», spiega De Dominicis, «è stata la Pieffe Auto di Teramo, concessionaria Peugeot, con cui è partito il primo modello derivato dalla nuova 208. Ma gli interventi sul modello di serie sono molti e le vetture vengono stravolte sia a livello di telaio, che di meccanica che di estetica. Entra così in gioco anche la International International Pur components di Teramo, azienda leader in Europa nella fabbricazione di poliuretano e suoi derivati, già impegnata nella componentistica per marchi come Ferrari e Lamborghini».
La International Pur components sta progettando nuove protezioni interne, con speciali materiali assorbenti in grado di aumentare la sicurezza dell’equipaggio. Questo permetterà alle vetture N5 di avere standard di sicurezza molto superiori a quelli richiesti. Inoltre, sta sviluppando la carrozzeria esterna che darà la forma alla vettura. È una parte della costruzione molto complessa e importante.
Un’altra azienda abruzzese coinvolta nel progetto è la Steelte (sempre di Teramo), specializzata in servizi ad altissima tecnologia per la progettazione, scansione e stampa in 3D. Tra l’altro uno dei titolari è Alberto Taraschi, nipote di Berardo, celebre pilota e costruttore. La Steelte, per il progetto 208 N5 ha lavorato sul collettore di scarico, partendo dal modello reale scansionato con grande cura e successivo reverse engineering.
Infine, ma non certo per ultimo, c’è la Oslv Italia di Roseto, altra perla della imprenditoria locale nel campo dell’automotive. Specializzata nella costruzione di motori elettrici e impianti tergi, fornirà consulenza e prodotti di alta qualità per garantire la migliore pulizia del parabrezza nelle gravose condizioni delle gare automobilistiche su strade asfaltate, sterrate o innevate.
«Sono particolarmente orgoglioso», conclude De Dominicis, «di riuscire a coinvolgere nel progetto 208 N5 aziende della mia terra, e della mia provincia in particolare, con tecnici e colleghi ingegneri di importanti imprese, apprezzate in tutta Europa. Questo mi dà lo slancio per partire anche con lo step successivo: dotare l’auto di un motore elettrico. È una sfida che vogliamo portare avanti nel segno della compatibilità ambientale e del rispetto del pianeta, facendola nascere da una regione come la nostra, che più di altre dovrebbe distinguersi per una connotazione green».