Il 2022 comincia con una buona notizia: il Teatro Comunale di Teramo sarà oggetto di lavori di rigenerazione e ristrutturazione integrali; un intervento completamente finanziato che l’amministrazione comunale ha candidato sul bando della rigenerazione urbana afferente ai contributi previsti dalla Legge 160 del 27 dicembre 2019 e del Dpcm del 21 gennaio 2021, confluiti nel PNRR ordinario.
Oltre ciò, sono stati deliberati, con il Decreto del 30 dicembre del Ministero dell’Interno, anche i lavori di completamento dei lavori di riqualificazione del Castello della Monica e il rifinanziamento della rifunzionalizzazione del teatro romano, intervento quest’ultimo presentato su più misure e già finanziato all’interno del CIS.
Nello specifico, il Comune di Teramo, sulla scorta della graduatoria approvata dal Ministero, è beneficiario di contributi per circa 10 milioni di euro per il teatro comunale, circa 2 milioni di euro per il Castello Della Monica e circa 8 milioni per il teatro romano.
“Siamo particolarmente soddisfatti per questo risultato, che arriva ad apertura del nuovo anno, frutto di un importante lavoro di programmazione che abbiamo portato avanti in questi anni – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – solo qualche giorno fa avevamo presentato, attraverso i progetti approvati e finanziati e quelli in attesa di copertura, quella che sarà la Teramo del futuro, con una visione prospettica che guarda ai prossimi 50 anni. Il finanziamento integrale di queste tre opere rappresenta un ulteriore tassello verso la rigenerazione della città capoluogo che finalmente tornerà a riappropriarsi di quel ruolo che in passato, in totale assenza di visione, aveva perso. Dal passato prendiamo insegnamento su come comportarci in futuro, vivendo comunque un presente che sa anche di buono: le risorse ottenute a valere sul bando per la rigenerazione, che si aggiungono a quelle già finanziate con altri strumenti, consegneranno alla città di Teramo circa 60 milioni di euro da destinare ad interventi che ci restituiranno tutti gli spazi e i luoghi nell’ integrità della loro bellezza e funzionalità”.