“Ma come fai con tre figli? Da quando sono stata eletta Presidente del Consiglio Comunale di Roseto questa è stata la domanda che più di frequente mi hanno rivolto” – dichiara Gabriella Recchiuti.
“Proprio da quella domanda che molte donne si sentono rivolgere quotidianamente è scaturita la riflessione di aprire un dibattito in città sulla difficoltà delle donne a conciliare vita lavorativa e scelte familiari nonché il progetto di intercettare con il “Premio Donna 2022” delle storie di donne, imprenditrici, lavoratrici, professioniste del nostro territorio per chiedere come sono nate, cresciute e si sono consolidate nel tempo, le difficoltà che hanno incontrato, entrando a pieno titolo nel sistema economico del territorio e come hanno conciliato la loro vita e professionale con la vita privata ed eventualmente con la maternità”.
“Un premio che intende riconoscere le buone prassi a favore delle pari opportunità destinate a migliorare la partecipazione femminile in ogni ambito lavorativo, ed attività, spesso non conosciute, possono ispirare altre donne; in questo modo si intende promuovere modelli di azione ed esperienze che stimolino e siano di ispirazione per altre donne ad essere sempre più protagoniste del nostro tempo”- ha concluso la Presidente Recchiuti, volendo in qualche modo rispondere a chi frettolosamente aveva parlato di soppressione del premio collegato alla celebrazione dell’8marzo.
L’assessore alla Cultura, Francesco Luciani, ha dialogato con le classi quinte del Liceo Linguistico “Saffo” presenti nella sala sull’evento che ha “ispirato” la celebrazione dell’8 marzo, “in Russia, nell’allora capitale San Pietroburgo, quando le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra. Pensare a questo e metterlo in relazione ai giorni che stiamo vivendo con il conflitto che colpisce al cuore l’Europa, ma anche le popolazioni ucraina e russa, impone a tutti noi una riflessione ancora più ampia”.
“La disparità tra uomo e donna è un problema di noi uomini – ha aggiunto l’assessore Luciani – e per combatterla serve una rivoluzione culturale da parte di tutti”.
L’evento ha alternato momenti di grande intensità emotiva ad altri che hanno invitato ad una riflessione sorridente, come quando l’attore Mario Villani ha interpretato un monologo di Franca Rame tratto dall’opera “Tutta casa, letto e chiesa”.