Cultura & Società, Eventi a Giulianova, In rilievo, Ricordi di guerra

25 Aprile a Giulianova. Ha preso avvio, questa mattina, con la deposizione di una corona d’alloro a villa Migliori, la settimana dedicata alla memoria della Liberazione d’ Italia. Domani l’inaugurazione della mostra nel loggiato Cerulli “Il Secondo Corpo d’Armata polacco”.

 

Questa mattina, con una cerimonia semplice, l’ Amministrazione comunale ha celebrato il 25 Aprile e onorato la memoria delle vittime del Nazifascismo. In coincidenza con il 77esimo anniversario della Liberazione, è stata deposta una corona d’ alloro dinanzi a villa Migliori, in via Acquaviva. Alla cerimonia, coordinata dal ricercatore di storia Walter De Berardinis, hanno partecipato il Vice Sindaco Lidia Albani, il Comandante della Guardia Costiera di Giulianova Tenente di Vascello Daniela Sutera, il Sottotenente Vincenzo Scarpone,  Vice Comandante della Guardia di Finanza di Giulianova, il Luogotenente Angelo Varletta, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Giulianova, il Maresciallo della Polizia Municipale Mauro Bontà e due agenti della Polstrada di Giulianova. ” Commemoriamo oggi il sacrificio di tutti coloro che hanno dato la propria vita per la democrazia e la libertà del nostro Paese – ha detto il Vicesindaco Albani – . Qui, a villa Migliori,  fu sommariamente processato e fucilato dai soldati tedeschi della Wermacht, il 10 Gennaio 1944,  Vincenzo Alleva, militare sfollato a Giulianova. L’esecuzione, spietata e ingiustificabile come ogni altra, gettò nella disperazione sua moglie e  due figli piccoli. Alleva è  l’emblema, oggi, di tutti i caduti che, per la propria terra, pagarono il tributo più alto.    L’Amministrazione, nel deporre questa corona, intende fare la propria parte perchè le future generazioni alimentino il ricordo e facciano tesoro della loro testimonianza. Non a caso, alla mostra “Il Secondo Corpo d’ Armata polacco”,  che domani sarà inaugurata nel loggiato “Riccardo Cerulli”,  sono stati invitati anche i bambini delle scuole.
La guerra in Ucraina è una tragedia ancora aperta. E’ lei, così tristemente attuale, ad aggiungere ulteriore senso a questa cerimonia e a ricordare che , dopo un secolo che ha visto due guerre mondiali, il buio del genocidio può di nuovo calare sulla coscienza del mondo moderno”.

 

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