Di Giustiniano La Vecchia,
TEDxSpeaker eKeynote Speaker
People, Cultural & Social innovator. Storyteller, ,inspiring people e podcasterIl libro è stato autopubblicato su Amazon a Novembre 2021.
Si tratta di un dialogo tra un adulto e un adolescente .
L’autore invita i giovani lettori a fare alcune, partendo dal concetto della “Felicità”per poi riflettere sui alcuni punti punti fondamentali dell’esistenza: il significato di vivere il presente, sul creare gli eventi e non subirli, l’inquietudine, gli errori e i fallimentie, il coraggio e molto altro. Infine esorta gli adulti a risvegliare le coscienze, ad ascoltare, sostenere la creatività e la sana inquietudine delle nuove generazioni, per comprendere l’importanzadi un vero cambiamento per il futuro dei giovani e non solo
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Questa opera sostiene Hubrains, una associazione no profit un disruptive Social Innovation & Cultural Growth Club dedicato alle nuove generazioni e le organizzazioni presenti e future, i #nomadicreativi
Il fine del progetto, consiste nel sostenere i ragazzi nella ricerca del “loro scopo perduto” per liberare il talento, creatività ed entusiasmo di giovani uomini e donne, verso l’utilizzo dell’ascolto e del confronto, attraverso intelligenza emotiva, sociale e collettiva.
Presentazione del libro:
Nella vita ci sono sempre due scelte: accettare le condizioni in cui viviamo con le relative conseguenze o assumersi le responsabilità di cambiarle.
Siamo in teoria prigionieri di una società dove fare il minimo sindacale, accettare lo status quo e la mediocrità, rappresentano gli unici modelli con cui condividere la nostra esistenza senza provare a cambiarla.
Siamo ancorati a modelli che altri hanno scelto per noi, imposti da chi fa della mediocrità il suo stile di vita. Una buona parte delle nuove generazioni non vuole vivere e agire quindi, vuole cambiare i modelli.
Stiamo parlando di una generazione che inizia il percorso di preparazione al mondo produttivo sapendo che non avrà alcuna certezza e che, pur laureandosi, con tutta probabilità dovrà adattarsi a modelli che non sono stati minimamente menzionati o peggio pensati, durante il loro percorso di formazione; e così, quando si affacciano al mondo del lavoro, rimangono del tutto disorientati e impreparati.
Allora chi hi libera il talento delle nuove generazioni? Chi aiuta loro a trovare uno scopo?
Non possiamo solo continuare a criticarle, siamo noi adulti che li abbiamo preparati e resi eventualmente fragili. Non possiamo pensare che la colpa sia sempre degli altri: siamo noi, con i nostri vecchi e obsoleti modelli, ad aver creato tutto questo.
Abbiamo confuso l’autorevolezza di essere padre con l’essere amici, abbiamo facilitato la loro crescita dando gli tutto e rendendo la loro “meravigliosa” esistenza priva di entusiasmo, quindi di emozioni e passioni.
Per poi ritrovarci, da adulti, a etichettar li come “sdraiati” e privi di “energia”.
Ma chi ha liberato il loro talento? Chi ha spiegato loro cos’è l’entusiasmo?
Chi gli ha spiegato come connettere la consapevolezza con il mondo reale?
I fisici dicono questo: una particella sta alla materia come un pensiero sta al cervello.
Chi libera il loro pensiero?
Chi si assume la responsabilità di dire e dimostrare concretamente che il loro talento potrà essere liberato?
Se non teniamo a mente che la sto ria andrà avanti solo se le culture e le generazioni parleranno tra di loro, solo e se gli adulti saranno veramente degli ispiratori per i giovani?
Non egocentrici individui votati alla presunzione. Abbiamo bisogno di eretici, di folli. Di persone, ragazzi e ragazze che non abbiano paura di affrontare il nuovo, che vadano alla scoperta di qualcosa di straordinario,
che si allenino per essere gli ispiratori e le ispiratrici del nuovo millennio.
Allora, cosa fare?
Forse questi ragazzi in apparenza danno meno problemi rispetto alle generazioni precedenti, ma pare che abbiano perso parte della loro energia, della voglia di sperimentare e di cambiare il mondo. Sono tristi e non trovano altra via d’uscita che adattarsi in modo passivo alla realtà che gli stiamo consegnando. Allora aiutiamoli a creare la loro indipendenza, aiutiamoli ad attivare abilità sociali.
Bisogna sudare, ascoltarli senza giudicare e basta, ma dialogare con loro, creare interesse nei loro confronti, ispirarli.
Questo libro è dedicato alle nuove generazioni, è una sorta di “manuale” da portare con sé durante il viaggio della vita per poi essere donato a chi verrà dopo.
Ma è anche per noi adulti, per ricordarci che siamo stati tutti giovani e che anche noi avevamo in tasca sogni e speranze da tirare fuori e mostrare al mondo.
Altre pubblicazioni di Giustiniano La Vecchia:
- 2019 :“La vita è una startup”
- 2012: “Eva chiama Eva, leadership al femminile
· 2007 :LIM: the life marketing. Una nuova strategia di marketing per generare emozioni e creare fedeltà
Altro testo dell’autore: https://www.amazon.it/vita-una-startup-Giustiniano-Vecchia/dp/170044512X
Sito dell’autore: https://giustinianolavecchia.it/
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